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Funerali Casamonica: è scandalo a Roma

  • Scritto da Effe_Pi

Casamonica funeraleIeri i funerali del boss della capitale, con tanto di musiche da "Il Padrino": molte le reazioni, interrogazione parlamentare di Sel, ma la destra romana (e non) tace.

 

Scandalo al sole, a Roma, per la celebrazione in pompa magna dei funerali  di Vittorio Casamonica, ieri mattina al quartiere Tuscolano. Il boss, 65 anni, esponente di spicco dell'omonimo clan, era da tempo osservato speciale della procura di Roma per le attività illecite (droga, riciclaggio e usura) svolte nella porzione sud-est della città.  Per celebrare l'ultimo saluto, nella chiesa di Don Bosco colma di gente non si è badato a spese: una carrozza con i bassorilievi dorati trainata da sei cavalli neri, un elicottero che ha lanciato petali di rose  e una banda musicale che all'ingresso del feretro in chiesa  ha rievocato le note de 'Il padrino'  e al termine della funzione la colonna sonora di '2001 Odissea nello spazio'.

 

Sulla bara, trasportata da una Rolls-Royce, un'immagine di padre Pio. Una vicenda che presto sarà oggetto di un'interrogazione parlamentare al ministro dell'Interno, Angelino Alfano. Sinistra Ecologia Libertà, attraverso il capogruppo a Montecitorio Arturo Scotto e la deputata Celeste Costantino, si chiede infatti come sia possibile celebrare un funerale in questa maniera: "Scene che sembrano prese da un film  ma che accadono oggi nella realtà viva della Capitale del nostro paese – scrivono i due deputati - Non può essere consentita a nessuno l'apologia della malavita. I parlamentari chiedono che vengano prese le distanze dalle autorità religiose e che le autorità civili debbano dare qualche risposta  su quanto accaduto, a partire dalla questura.

 

Quei funerali – concludono - possono apparire un fenomeno di folclore,  ma in realtà sono un messaggio chiaro di impunità da parte dei clan. Intanto, nonostante la famiglia Casamonica sia notoriamente di etnia Sinti, non sono al momento registrare prese di posizione da parte dell’estrema destra di Giorgia Meloni (Fratelli d’Italia) e Matteo Salvini (Lega Nord), solitamente sempre prontissimi a sottolineare qualsiasi comportamento discutibile di zingari e immigrati. Silenzio assoluto per ora anche da Beppe Grillo, il leader del Movimento 5 Stelle che fa dell’”onestà” la sua bandiera, ma al momento non ha ancora sentito la necessità di dire nulla sul funerale di un boss in stile don Corleone.