Aerei, Enac minaccia: su Cagliari verso libero mercato
- Scritto da Effe_Pi
Il presidente Vito Riggio in un’audizione al Senato annuncia che da novembre potrebbe non esserci più continuità territoriale da e verso l’aeroporto di Elmas.
C’è il rischio che prima della fine dell’anno i voli da e per Cagliari costino molto più salati a sardi e viaggiatori che vogliono raggiungere l’aeroporto di Elmas: infatti, secondo quanto affermato ieri, durante un’audizione al Senato dal presidente dell’Enac (Ente nazionale aviazione civile), Vito Riggio, dopo il bando di continuità territoriale andato deserto "nessuno è in condizione di offrire questo servizio, e senza una soluzione alternativa da novembre scatta il libero mercato". Per Riggio le due soluzioni alternative proposte dalla regione Sardegna "sono il ricorso alla procedura di emergenza oppure una proroga", ma "sono state esaminate da Bruxelles e non c'è stato assenso" per cui l'introduzione del libero mercato in queste tratte potrebbe essere preteso dalla Commissione Ue "per un anno prima di poter reintrodurre nuovi oneri di servizio pubblico e questo penalizzerebbe molto i viaggiatori sardi".
LEGGI ANCHE | Bocciata la continuità territoriale sarda: costa troppo e non funziona
Una ricostruzione contestata dalla giunta regionale, secondo cui invece la nuova gara potrebbe essere pubblicata entro settembre, con la chiusura del bando prevista per maggio 2018, visto che la consultazione dei vettori aerei sarebbe quasi conclusa. In particolare, l'assessore dei Trasporti Carlo Careddu stigmatizza: "spiace constatare che sia proprio l'Ente Nazionale per l'aviazione civile a sollevare dubbi, peraltro a mezzo stampa, invece che supportare la Regione nel perseguimento delle soluzioni che i sardi meritano e pretendono".
E il senatore sardo Luciano Uras, ha annunciato le dimissioni da Palazzo Madama se “il Parlamento e il Governo non sapranno adottare le necessarie misure per garantire ai sardi il diritto costituzionale della mobilità” che non sarebbe solo un diritto delle persone ma “una necessità per il nostro sistema economico, per il futuro della nostra comunità”.
Intanto, anche lo sciopero improvviso degli addetti del ritiro ai bagagli di ieri a Malpensa danneggia la Sardegna “nel periodo più delicato dell'anno per la sua economia e per la sua immagine nel mondo”. Lo ha detto in una nota il consigliere regionale dei Riformatori Michele Cossa, parlando di “sequestro” dell’isola e chiedendo pesanti sanzioni: tra le altre cose, l’invito alla regione sarda a non limitarsi “ad una condanna formale, ma agisca in giudizio e chieda i danni ai responsabili e a chi li ha incoraggiati".
Foto: Pixabay | CC0 Public Domain