I sardi puzzano: dai Savoia a Grillo i 5 peggiori insulti
- Scritto da Effe_Pi
Quella del comico a 5 Stelle è l’ultima di una lunga serie di prese di posizione ai limiti del razzismo verso i sardi, spesso basate su datati luoghi comuni.
Uno degli argomenti che tengono banco su media e social sardi in questi giorni, è la presunta frase del fondatore del Movimento 5 Stelle, Beppe Grillo, che in occasione di una serata in un disco pub avrebbe affermato in presenza di testimoni (secondo un giornalista del Messaggero) "Belìn, c'è una puzza di ascelle che neanche nel Partito sardo d'azione". Le reazioni sono state molte, da chi difende Grillo attaccando il Psd’Az, probabilmente senza rendersi conto che la battuta non poteva che essere riferita ai sardi in generale e non solo ai sardisti a chi lo attacca come fascista. In realtà, il comico – leader non ha fatto niente di nuovo o particolarmente originale, visto che gli insulti alla Sardegna e i suoi abitanti hanno una lunga tradizione, anche quelli venuti da personaggi famosi come i 5 che citiamo sotto.
1) Vittorio Emanuele di Savoia: nel 2006, il principe si trova in Sardegna e viene intercettato al telefono col suo collaboratore Narducci, qui insieme a molte altre piacevolezze su giri di prostituzione e giornalisti sequestrati dice che i sardi “sono capre” che “puzzano e basta”, mentre l’assistente ribatte che sono “figli di p… deficienti”.
2) Paolo Villaggio: il famoso attore avrebbe poi chiesto scusa (a modo suo) ai sardi per la battuta pronunciata durante la trasmissione "Brontolo" condotta da Oliverio Beha nel 2012, quando affermò che "in Sardegna la natalità è scarsa in quanto ci si accoppia con le pecore".
3) Augusto Guerriero: era un giornalista campano di grande notorietà negli anni ‘60, che scriveva sulla terza pagina del Corriere della Sera e firmava articoli su riviste e quotidiani come Epoca, Oggi, Il Tempo. Proprio su Epoca, nel 1969, Guerriero scriveva, commentando il tema dell’Anonima sequestri sarda: “in Sardegna bisogna fare una vera e propria spedizione militare. Le zone impervie delle montagne devono essere vietate ai civili; si deve sparare a vista contro chiunque vi sia sorpreso. Una volta che la zona sia stata evacuata dai civili, si possono usare anche le armi che in guerra sono vietate dal diritto internazionale. Non si riesce a scovare i banditi ed i loro amici? Ebbene si scovino con i gas!”.
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4) Morgan: il popolare cantante e fondatore dei Bluvertigo, ha una figlia avuta da una giovane di Olbia nel 2012, ma l’anno dopo ha dichiarato “non vengo a Olbia per non essere assediato dai mamuthones”, intendendo ovviamente con questo termine tutti i sardi, per estensione.
5) Lega Nord: il partito di Matteo Salvini, che oggi sembra entusiasmare anche molti sardi, tanto vero che è atteso a Cagliari per un comizio a fine novembre, non è mai stato esente dal razzismo spicciolo contro i sardi, basti ricordare che l’inno della Lega Lombarda recitava (in versione integrale):
O Gesù d'amore acceso
Quanti soldi abbiamo speso
Per sfamare quei coglioni
che si chiamano terroni
sono giunti qui a Milano
dopo la rivoluzione
per riempire la Padania
con la disoccupazione.
Quando arriva il bel Natale
chi sta bene e chi sta male
se ne tornan giù in Sicilia
a trovare la famiglia
fino a Pasqua stanno gìù
quei fetenti de terù
e tra feste e malattia
da laurà sen parla mia
Oh Signore te lo giuro
noi qui al Nord vogliamo il muro
che sorretto da due pali
porti via i meridionali
Alle sette di mattina
noi andiamo a lavorare
loro sono in una zona
a pregare Maradona
Se parliamo di lavoro
quelli esclusi sono loro
tutti fermi dietro ai muri
pronti a fare gli scongiuri....
per tirar la conclusione
sulla razza del terrone
che comprende quella sarda
voterem lega lombarda
Foto | arboreus su Flickr