Casaleggio e le promesse segrete alle aziende
- Scritto da Effe_Pi
Il Partito comunista dei lavoratori attacca il guru tecnologico del M5S: incontra gli imprenditori senza streaming.
Né destra né sinistra, ma dalla parte dei padroni. È l'attacco rivolto a Gianroberto Casaleggio, guru tecnologico e cofondatore (insieme a Beppe Grillo) del Movimento 5 Stelle, da parte dei Partito comunista dei lavoratori, che accusa il riccioluto manager di schierarsi sempre e comunque a favore degli interessi dell’impresa, e in particolare di avere incontri “segreti” (senza nessuno streaming che ne diffonda sul web i contenuti) con gruppi di imprenditori italiani.
L’accusa, dettagliata, è contenuta in un volantino distribuito a Genova dal Pcl, dall’esplicito titolo "Casaleggio incontra i padroni...senza streaming". Secondo i comunisti, "mercoledì 5 marzo, nella casa riunioni della Casaleggio Associati, Gianroberto Casaleggio ha incontrato una rappresentanza padronale di diversi settori della media azienda, in particolare delle calzature, costruzioni, componenti meccaniche di precisione. Molto significativa – prosegue il documento - la presenza di Arturo Artom, ricco imprenditore oggi coordinatore di un nuovo network di imprese (Confapri), apertamente fiancheggiatore del M5S".
Qual è stato il senso dell'incontro? Per il Pcl "Casaleggio ha voluto illustrare agli occhi del capitalismo italiano le meraviglie del programma economico grillino. Non quello immaginario della 'rivoluzione', ma quello reale al servizio del padronato, offrendo l'abolizione dell'Irap (34 miliardi), l'abolizione dell'Imu sui capannoni (3-4 miliardi), ulteriori misure di abbattimento della pressione fiscale sulle imprese". Insomma, mentre Grillo chiede di cancellare i sindacati, il suo principale socio si starebbe schierando (sempre che il volantino sia veritiero) a favore della loro controparte, prendendo pesantemente posizione nella dialettica lavoratori – impresa.