Radar rotto: bloccati i voli per la Sardegna
- Scritto da Effe_Pi
Problemi nella capitale e voli in fortissimo ritardo da e per Fiumicino sull'isola: l'annuncio dell'assessore Deiana, mentre vengono indagati cinque operai a Civitavecchia per il rogo della settimana scorsa nello scalo romano.
Ogni giorno un problema per i trasporti in Sardegna. Dopo l’incendio a Fiumicino dei giorni scorsi, ora è la volta di un guasto ad un radar, sempre nella capitale, in conseguenza del quale l’Enac (Ente nazionale aviazione civile) ha comunicato alla Regione Sardegna che il traffico dal principale scalo romano verso l’isola sarebbe “bloccato”. Lo ha detto l’assessore ai Trasporti della giunta Pigliaru, Massimo Deiana, aggiungendo che tutto ciò “causerà importanti disservizi e disagi anche sui collegamenti aerei da e per l'Isola: siamo costantemente in contatto con l'Ente per tutti gli aggiornamenti sulla situazione".
Non del tutto d’accordo sembrano però essere i responsabili dell’Enav (Ente nazionale di assistenza al volo), per i quali il traffico aereo sugli aeroporti di Roma Fiumicino e Ciampino non è mai rimasto bloccato a causa dell’anomalia verificatasi al centro di controllo di Ciampino. Comunque, sottolineano le stesse fonti, è prevedibile che ci vorrà del tempo perché il sistema riprenda la piena funzionalità e le operazioni di decollo e di atterraggio, rallentate dai controllori di volo per motivi di sicurezza, ritornino ad una completa normalità.
Intanto, cinque persone sono state iscritte nel registro degli indagati della procura di Civitavecchia nell'ambito dell'inchiesta sul rogo che, tra il 6 e 7 maggio scorso, ha distrutto il terminal 3 dell'aeroporto di Fiumicino. I cinque sono dipendenti della ditta che aveva in appalto la gestione e la manutenzione degli impianti di condizionamento e di riscaldamento dell'aeroporto. In particolare, secondo quanto accertato dai magistrati sulla base di filmati e conversazioni telefoniche acquisite agli atti, i cinque avrebbero lavorato nella sala E9, il locale di servizio da cui si sono propagate le fiamme: nei giorni che hanno preceduto l'incendio, per risolvere un problema legato a un quadro elettrico che tendeva a surriscaldarsi, i cinque, a turno, avrebbero attivato un climatizzatore portatile perche' raffreddasse l'ambiente. Il 'pinguino', pero', a sua volta, si spegneva dopo un po' per il troppo calore presente nella stanza, non essendo collegato all'esterno con un tubo, e proprio questo spegnimento avrebbe lasciato divampare l’incendio che ha portato al disastro.