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Veleni nelle acque, controlli anche in Sardegna per i Pfas

  • Scritto da Effe_Pi

Greenpeace esamina anche campioni dell’isola per verificare la presenza dei veleni che hanno inquinato le condotte in Veneto e altre regioni.

Fa tappa in Sardegna 'Acque senza veleni', la spedizione di Greenpeace Italia che nelle ultime cinque settimane è impegnata a raccogliere in 22 città campioni di acqua potabile alla ricerca di Pfas, sostanze poli- e per-fluoroalchiliche, gruppo di sostanze chimiche pericolose per la salute e conosciute come 'inquinanti eterni'. L'obiettivo dell'organizzazione ambientalista è tracciare la prima mappatura indipendente della contaminazione dell'acqua potabile a livello nazionale. 

I risultati dei campionamenti saranno diffusi all'inizio del prossimo anno. Nell'isola Greenpeace Italia raccoglierà campioni a Olbia, Sassari, Porto Torres, Alghero, Oristano, Terralba, Iglesias, Carbonia, Assemini, Quartu Sant'Elena, Cagliari, Nuoro, Siniscola. Una volta dispersi nell'ambiente, i Pfas si degradano in tempi lunghissimi e possono inquinare le fonti d'acqua, l'aria e le coltivazioni, spiega l'organizzazione ambientalista. Attraverso l'acqua e gli alimenti, queste molecole possono quindi diffondersi nel sangue, con gravi rischi per la salute. 

Una di queste sostanze, il Pfoa, è stato classificato come cancerogeno per le persone, mentre l'esposizione a diverse molecole Pfas può causare problemi alla tiroide, diabete, danni al fegato e al sistema immunitario, cancro al rene e ai testicoli e impatti negativi sulla fertilità. Secondo i dati più recenti in possesso di Greenpeace Italia, richiesti alla locale Arpa, l'agenzia regionale ha effettuato monitoraggi su fiumi e pesci che avevano evidenziato numerose contaminazioni nella quasi totalità delle province sarde. 

Foto: Pixabay | CC0 Public Domain