Dopo le province via la Regione Sardegna?
- Scritto da Effe_Pi
A rischio lo statuto speciale con un Progetto di legge presentato in Senato da un esponente del Pdl.
Dopo le province, la Sardegna potrebbe perdere anche lo statuto speciale per la Regione. Mentre da un lato si parla di autonomia fiscale, di Zona franca o addirittura di indipendenza, dall'altro in Senato c'è chi progetta di rendere l'isola una regione come tutte le altre, senza nessun tipo di "vantaggio" dato dall'insularità o dalle particolari condizioni culturali e linguistiche che vive. È questo il contenuto di un Progetto di legge appena presentato a Palazzo Madama del senatore del Pdl Pierantonio Zanettin, che vuole l'abrogazione
delle norme statutarie speciali di cui godono Sardegna, Sicilia, Valle d'Aosta, Friuli-Venezia Giulia e le Province autonome di Trento e Bolzano.
Per l'esponente del centrodestra, che ironia della sorte fa parte dello stesso partito del governatore sardo Cappellacci, che ogni giorno parla di poteri accresciuti e zona di vantaggio fiscale, "Non ci sono più le ragioni politiche, storiche e sociali che nell'immediato dopoguerra
avevano portato il legislatore a prevedere una particolare autonomia politica e amministrativa per cinque regioni e per due province autonome. Le significative differenze linguistiche, culturali e geografiche, che oltre sessant'anni fa avevano giustificato la scelta di uno 'statuto speciale', non hanno piu' ragione di esistere in tempi di una sempre piu' stretta integrazione europea".
Inoltre, secondo Zanettin, le Regioni come la Sardegna ricevono dallo Stato "finanziamenti di gran lunga maggiori rispetto a quelle a statuto ordinario: si tratta di un'evidente sperequazione che oggi appare per molti versi incomprensibile, tanto da alimentare il convincimento che esistano, purtroppo, cittadini di serie A e cittadini di serie B. Un principio francamente inaccettabile in uno Stato moderno e rispettoso del principio di eguaglianza". Insomma, i cittadini sardi sono dei privilegiati per lo stato italiano e non lo sapevano: per fortuna c'è il senatore Zanettin.