Bio in Sardegna: 2500 aziende ma meno del 5% certificate
- Scritto da Effe_Pi
L'estensione di territorio usata per biologico è tra le più alte, ma mancano in molti casi quegli attestati che permetterebbero alle imprese di presentarsi sui mercati internazionali.
In Sardegna sono 2mila 501 i produttori e trasformatori che operano nell'agroalimentare biologico, settore in cui la regione è settima a livello italiano e che è cresciuto del 3,9% fra il 2014 e il 2015. Solo il 4,7% delle aziende agricole sarde, però, e appena il 12,8% delle superfici coltivate sono certificate bio. Il giro d'affari nazionale del "biologico" ha toccato nel 2015 i 4,3 miliardi di euro, le vendite di prodotti biologico hanno raggiunto i 2,3 milioni. Gli ettari coltivati "bio" nell'isola, quarta in questa particolare classifica, sono oltre 146mila, secondo dati 2015 del Mipaf diffusi da Confartigianato imprese Sardegna. L'organizzazione di categoria martedì prossimo, 16 maggio, ha organizzato nel Sulcis, a San Giovanni Suergiu, un seminario tecnico per illustrare alle imprese del territorio le opportunità che derivano dalla certificazione biologica nell'agroalimentare e nel turismo.
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Delle 2mila 500 aziende sarde del comparto, 2.287 sono "produttori esclusivi", 133 produttori "preparatori", 81 preparatori esclusivi. Le superfici coltivate sono diminuite del 2,6%, però, dai 149mila ettari del 2014 ai 146mila del 2015: 59mila sono prati e pascoli, 42mila pascoli madri, 26mila colture foraggere. Fra le principali colture bio in Sardegna figurano i cereali (5.865 ettari coltivati), olivo (3.785 ettari), vite (964 ettari), frutta (351 ettari), ortaggi (491 ettari) e agrumi (48 ettari). "Il comparto sardo della piccola e media impresa ha sempre più la necessità di avviare i sistemi di controllo per la produzione e la trasformazione del biologico e di ottenere le certificazioni dei propri prodotti", spiega Pietro Paolo Spada, segretario di Confartigianato Sud Sardegna. "Con le aziende abbiamo deciso di iniziare un lavoro di formazione che le preparerà a nuovi sbocchi commerciali. Se è necessario avere ottime produzioni o coltivazione, è altrettanto necessario avere certificate. La Sardegna e un territorio che può puntare alle produzioni di qualità e presentarsi ai mercati, soprattutto quelli esteri, con determinazione, mostrando il suo enorme potenziale nel settore agro alimentare".
Foto | Andrea Demagistris su Flickr