Ha il cancro ma per il M5S è assenteista
- Scritto da Effe_Pi
I grillini pugliesi accusano l'assessore regionale Minervini di fare troppe assenze ma l'esponente del Pd è malato.
L’odio per la corruzione, la politica politicante e i soprusi dei potenti può diventare odio per le persone e degenerare fino ad attaccare anche chi si assenta dal lavoro per una malattia grave? Sembra proprio di sì, a giudicare da quello che sta succedendo in Puglia, dove il Movimento 5 Stelle, impegnato nella campagna elettorale per le elezioni europee del 25 maggio, ha prodotto una serie di schede su esponenti politici della regione, mettendo in evidenza l’alto tasso di assenteismo e come comunque i politici percepiscano ugualmente l’intero stipendio. Tra coloro sotto attacco, come si può leggere nella scheda sotto, c’è l’assessore alle politiche giovanili della giunta regionale guidata da Nichi Vendola, Guglielemo Minervini del Partito democratico: è accusato di aver fatto il 20% di assenze, percependo comunque una paga da 9mila 800 euro mensili. L’esponente Pd viene definito “scomparso” dal 29 marzo 2010 dal Consiglio regionale e tra i suoi “segni particolari” viene segnalato l’essere un “cronico assenteista”.
Peccato che Minervini sia malato di cancro, ed è per questo motivo che nell’ultimo periodo ha dovuto spesso assentarsi dalla regione. Lo stesso Minervini lo aveva annunciato pubblicamente più di un anno fa, con una lettera pubblicata perfino su Facebook, in cui scriveva che “anche dinanzi a lei, alla malattia, resta salda una certezza: può spogliarti di tutto ma non di quello che hai vissuto e vivi con pienezza. Quello resta e niente può portarlo via”. Ecco perché – aggiungeva Minervini – “proseguo il mio impegno nell'amministrazione e nella politica. Perché agire per il cambiamento è il mio modo di sentirmi vivo. Perché partecipare alla sfida per rendere più giusta e vivibile la realtà, a partire dalla sua parte esclusa e più vulnerabile, è il mio modo per non perdere il filo del senso dell'esistenza”.
Insomma con questa scheda, definita “infame” da molti commentatori sul web, sembra veramente smarrita la capacità di comprendere che non sempre le assenze sono sintomo di disonestà o “cattiva politica”. Per fortuna, nel M5S sembra esserci ancora qualcuno capace di distinguere: lo fa il senatore Maurizio Buccarella, che invita gli attivisti del suo territorio a “chiedere scusa” all’assessore, rimuovendo il post da tutte le bacheche del movimento dove è stato pubblicato. L’esponente di Palazzo Madama aggiunge che Vittorio Arrigoni parlava di “Stay human” (restiamo umani), ed è un invito che lui condivide a costruire “una società più giusta, dove il senso di Comunità possa ritrovare un senso e non è con una comunicazione precipitosa e aggressiva verso i singoli che si persegue lo scopo”.