La Sardegna è una terra sempre più riciclona
- Scritto da Effe_Pi
Secondo i dati dell'Anci è di gran lunga la miglior regione del centro-sud per differenziata e riciclo dei rifiuti.
Sardegna sempre più avanti sul fronte della differenziata e del riciclo dei rifiuti. Lo dice il rapporto annuale su questi argomenti dell'Anci (Associazione nazionale comuni italiani), che contiene risultati lusinghieri per l'isola e i suoi comuni, specie quelli piccoli. Gli esperti dell'associazione e del Conai hanno sottolineato che oltre alla percetuale di differenziata pura che si è riesce a fare, è fondamentale che a questa sia accompagnato un reale riciclo della materia, per il quale esiste un obiettivo europeo del 50% dei rifiuti prodotti da raggiungere entro il 2020, pena l'ennesima procedura d'infrazione: la Sardegna è una delle 7 regioni italiane che ha già raggiunto questo risultato, con otto anni di anticipo, essendo giunta nel 2012 al 50,16% di avvio a riciclo.
E' l'unico territorio del centro-sud ad avere centrato questo prestigioso obiettivo, e per questo è stata definita una "anomalia" positiva nel panorama italiano, dove le altre regioni ad aver raggiunto l'obiettivo europeo finora sono Piemonte, Valle d'Aosta, Lombardia, Trentino Alto Adige, Veneto e Friuli Venezia Giulia. Nell'isola si differenziano 209,19 chili di spazzatura pro capite, di cui quindi oltre la metà viene realmente inserita nel ciclo del riciclaggio e recuperata con altri utilizzi. Molte bene anche i comuni sardi, specie quelli sotto i 10mila abitanti: infatti, se si va a vedere la classifica dei municipi piccoli più "ricicloni" nel sud e isole, ben sei su dieci sono isolani.
Il migliore è Castiadas, secondo assoluto, con oltre il 74% di riciclo e 82 tonnellate di emissioni di Co2 evitate. Seguono Uras, con il 73,23% di riciclo e 113 tonnellate di emissioni in meno, Marrubiu con il 73,17% e 190 tonnellate di Co2 "risparmiate" e San Nicolo d'Arcidano, con il 73,04% di riciclaggio e 107 tonnellate in meno. Tra i primi dieci sono presenti anche Maracalagonis (nono), con un 68,1% di avvio a riciclo e ben 280 tonnellate di Co2 in meno (è un comune molto più grande degli altri citati), e Narbolia, che ha il 67,97% di recupero e 82 tonnellate risparmiate. Tra i comuni più grandi (oltre i 10mila abitanti), spicca il risultato di Terralba, unico sardo tra i primi dieci del sud, che si piazza in seconda posizione con una percentuale di avvio al riciclo del 73,3% e ben 396 tonnellate di Co2 evitate in atsmofera. Speriamo quindi che la Sardegna confermi e rafforzi la sua "anomalia" e magari che, come auspicato dall'Anci, questo suo essere virtuosi porti comuni e cittadini ad essere "premiati" con una riduzione delle esose tasse sulla spazzatura, che oggi è difficilmente sostenibile per cittadini ed esercizi commerciali dell'isola.