Tasse: in Sardegna pagano anche gli alluvionati
- Scritto da Effe_Pi
Il provvedimento nel decreto milleproroghe pubblicato in Gazzetta ufficiale: si pagherà entro il 17 febbraio 2014.
Pagheranno le tasse anche coloro che vivono nelle zone della Sardegna colpite dall'alluvione dello scorso novembre. Lo stabilisce il decreto Milleproroghe pubblicato oggi in Gazzetta ufficiale, il tradizionale strumento attraverso il quale Parlamento e Governo "sistemano" le pendenze di fine anno. Il DL 151 dice infatti che i pagamenti dei tributi e gli adempimenti sospesi il 30 novembre a seguito delle calamità naturali che hanno colpito la Sardegna, devono essere effettuati tra il 24 gennaio e il 17 febbraio 2014, senza applicazione di sanzioni e interessi. Fermo restando l'obbligo di versamento nei termini previsti, i soggetti ricompresi nell'ambito di applicazione del decreto che abbiano subito danni possono chiedere ai soggetti autorizzati all'esercizio del credito che operano nel territorio un finanziamento assistito dalla garanzia dello Stato, della durata massima di due anni.
Insomma, le vittime della catastrofe nell'isola vengono invitati, per pagare le tasse qualora non possano più permetterselo, a contrarre prestiti con le banche, per quanto "garantiti" in qualche modo dallo Stato. A questo fine, i "soggetti finanziatori possono contrarre finanziamenti, secondo contratti tipo definiti con apposita convenzione tra la società Cassa depositi e prestiti e l'Associazione bancaria italiana, assistiti dalla garanzia dello Stato, fino ad un massimo di 90 milioni di euro".
Oltre al danno la beffa: non solo si pagheranno le tasse nonostante Cleopatra, ma in più ancora una volta saranno gli istituti di credito, sotto accusa per essere una delle cause della crisi che da anni colpisce la nostra (e non solo) economia, che prenderanno finanziamenti dallo Stato, quindi dai soldi dei contribuenti, per "aiutare" gli stessi contribuenti più sfortunati a saldare i loro debiti col fisco. Non era più semplice non far pagare i tributi o quantomeno rinviarne di due o tre anni il versamento? Misteri di fine anno: della fede e del Governo italiano.