Mafia ad Oristano? Bufera sulla candidata 5 Stelle
- Scritto da Effe_Pi
Polemica sul web contro la possibile sindaca sindaca grillina nella città di Eleonora, secondo la quale cinque famiglie controllano tutta l’economia locale.
Oristano è una città mafiosa? Partendo dal presupposto che la grande criminalità organizzata può arrivare ovunque, e che in passato ci sono state proteste per la presenza, in provincia, di molti detenuti appartenenti a Cosa Nostra, non si ricordano grandi episodi di cronaca riguardanti la mafia nella città di Eleonora. A portare l’argomento al centro del dibattito è stato un post su Facebook della scrittrice e psicopedagogista Patrizia Cadau, candidata in pectore del Movimento 5 Stelle alle prossime elezioni comunali oristanesi, in cui si parla di mafia in città, con cinque famiglie che controllano tutto. Cadau è in attesa del via libera di Beppe Grillo alla sua candidatura, avanzata da tre meetup del M5S, e il lasciapassare del comico-politico, problemi romani permettendo, dovrebbe arrivare a breve, ma la sua uscita ha scatenato grandi polemiche tra gli oristanesi che usano i social.
Secondo la possibile nuova sindaca "i piccoli commercianti vengono ignorati a favore dei monopolisti del commercio, con un'arroganza che ha raggiunto sintomatologie mafiose, di cinque non meglio identificate famiglie che controllano voti, commercio e potere affamando intere famiglie e di politici corrotti al soldo di qualcuno". Sintassi a parte, il concetto sembra chiarissimo, ma il post sul suo profilo Facebook regge meno di 24 ore. Scoppia la bufera sul web, ed il contenuto “incriminato” viene rimosso. "Visibilità blindata per autodifesa", si è giustificata Patrizia Cadau, ancora su Facebook, spiegando che non è responsabile di quello che i lettori capiscono.
Nel secondo post però l’esponente grillina ha confermato sostanzialmente, seppure con toni decisamente più morbidi, il suo ritratto di Oristano come città dove "la vita pubblica viene gestita con un sistema, quello del familismo clientelare, che impedisce lo sviluppo, dove esiste il voto di scambio e si viaggia su una sottile linea a cavallo tra la legalità e l'illegalità". Cadau ha spiegato che parlava “di Oristano come dell'Italia intera nelle mie intenzioni proseguivo serenamente dicendo e incoraggiando tutti sul fatto che la bellezza fossimo noi, tutti, nella capacità di reagire ai drammi che ci affliggono, non tanto aspettando l'evento miracoloso o l'elezione magica di un supereroe, ma proprio nella consapevolezza di vedere la bellezza che ci circonda di proteggerla, di tirare fuori ognuno la propria umanità per diventare cittadini e non più sudditi".
Cosa ne pensano i nostri lettori oristanesi? Esiste una forma di mafia ad Oristano come quella descritta da Patrizia Cadau?
Foto: Cristiano Cani su Flickr