La transumanza sarda sopravvive nelle dirette Facebook
- Scritto da Anna Maria Cantarella
Nonostante le limitazioni imposte dall’emergenza sanitaria, è stato possibile assistere all’evento grazie ai social network
Le misure anti-covid stanno cambiando, e molto, la nostra vita quotidiana e hanno inciso anche sulle tradizioni millenarie che hanno dovuto adattarsi alle nuove regole. È successo anche ad Arzana, paese ogliastrino di oltre 3mila abitanti, nel quale la transumanza – “sa trammuda” – da qualche anno è divenuta una meta turistica molto ricercata ma quest’anno ha dovuto trovare un modo di coinvolgere il pubblico “a distanza” non essendo possibile seguire i pastori come si era sempre fatto.
Lo scorso anno, 100 persone hanno partecipato al percorso che termina con la condivisione del pranzo dopo aver camminato per circa 30-60 chilometri insieme ai pastori che portano le greggi attraverso Arzana, Villagrande, Ulassai, Gairo e Ierzu, sino alle aree marine di Tortolì e del Sarrabus. Quest'anno, l’emergenza sanitaria ha impedito la partecipazione dei turisti al percorso ma non ha impedito a chi lo desiderava di partecipare virtualmente alla camminata. La diretta Facebook è stata trasmessa sulla pagina social dell’agenzia di ecoturismo Sardaigne en liberté ed ha avuto la collaborazione organizzativa di Slow Food Ogliastra e del Comune di Arzana. Alla diretta ha partecipato anche l’antropologo Bastiano Mannia che ha commentato il percorso del gregge guidato dal pastore di Arzana Vincenzo Loi.
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Ancora una volta, i social consentono a tutti noi di sentirci vicini nonostante il divieto di stare vicini fisicamente. Chi si fosse perso la diretta, può ancora vederla sulla pagina Facebook di Sardaigne en liberté.
La transumanza degli ovini è una pratica molto antica che affonda le sue radici nel Medioevo in Sardegna e che serviva per trasferire il bestiame dai pascoli di montagna alla pianura. Si tratta di una tradizione riconosciuta dall'Unesco come patrimonio immateriale dell'umanità, ed è anche per questo che va custodita gelosamente e condivisa e tramandata alle nuove generazioni.
Soddisfatto dell’iniziativa anche il sindaco di Arzana che ha ribadito quanto sia importante mantenere viva questa tradizione che aiuta a far conoscere meglio la Sardegna e promuove un tipo di turismo fatto di sostenibilità dell’ambiente e di produttori e prodotti locali. “La ripresa del comparto turistico dopo la pandemia – ha aggiunto il sindaco di Arzana Marco Melis - rimette in discussione tutto il mondo del turismo attuale. Produrre a livello locale, consumare i prodotti locali e viaggiare seguendo criteri ecosostenibili ci sembra più che mai il modello da adottare nel futuro per ripartire su basi affidabili e benefiche per i viaggiatori e tutti coloro che sono solidali con questo tipo di turismo”.
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