Migranti, lungo la rotta dei Balcani
“Circa seimila migranti si sono ammassati sul versante greco del confine con la Macedonia”, dopo che la Serbia e il governo di Skopje hanno deciso di chiudere la frontiera ai profughi afgani, scrive To Vima.
Il giornale sottolinea che “le strutture di accoglienza locali possono ospitare al massimo duemila persone”. Atene, prosegue il quotidiano, ha protestato contro il provvedimento dei due paesi balcanici, e ha soprattutto criticato la decisione dell’Austria di convocare una conferenza a Vienna il 24 febbraio per “avviare un dibattito sul transito dei migranti con i paesi dei Balcani, senza però invitare la Grecia”.
Una scelta discutibile, considerato che è proprio Atene a subire le conseguenze dei blocchi alle frontiere dei paesi vicini. L’iniziativa ha suscitato anche l’irritazione della Commissione europea, che – aferma Die Presse – “non era al corrente dell’incontro” e “privilegia una soluzione europea che coinvolga la turchia”.
Intanto in Germania hanno suscitato sconcerto due episodi di xenofobia nel land della Sassonia, scrive la Süddeutsche Zeitung. Il 18 febbraio a Clausnitz alcuni abitanti hanno accerchiato e bloccato un pullman che trasportava venti migranti. e nella notte tra il 20 e il 21 febbraio a Bautzen è stato incendiato un centro di accoglienza. “Mentre divampavano le iamme, un gruppo di persone urlava insulti e applaudiva”.