Stati Uniti, chi fermerà Trump?
Il 22 febbraio Donald Trump ha ottenuto la terza vittoria consecutiva alle primarie repubblicane in vista delle presidenziali di novembre.
Dopo essersi imposto in New Hampshire e in South Carolina, Trump ha vinto il caucus del Nevada con più del 45 per cento dei consensi, staccando di venti punti Marco Rubio, considerato il candidato dell’establishment repubblicano dopo l’uscita di scena di Jeb Bush.
“Per spiegare il successo di Trump in Nevada basta una parola: rabbia”, scrive il Washington Post. “Secondo i sondaggi condotti durante il voto, quasi il 60 per cento degli elettori che hanno partecipato al caucus ha detto di essere arrabbiato con il governo. Un sentimento che accomuna elettori appartenenti a gruppi molto diversi tra loro.
E infatti Trump ha vinto tra gli elettori di tutte le età, tra le donne, ha conquistato persone con diversi livelli di istruzione e perino le minoranze: sembra che anche molti latinos abbiano votato per lui”.
Il 1 marzo ci sarà il super tuesday, quando dodici stati voteranno per le primarie, e secondo i sondaggi Trump è in vantaggio in almeno otto.
“In questo momento il Partito repubblicano è nelle mani di un antipolitico detestato dai suoi dirigenti”, scrive New Republic. Ed è incredibile che “nessuno nel partito abbia idea di cosa fare per fermare l’ascesa di Trump”.