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Virus: Due casi di infezione da Dengue in Sardegna

  • Scritto da Anna Maria Cantarella

Ricoverata una donna in Germania dopo essere stata in vacanza sull’isola, trovata una cornacchia morta positiva al virus.

Era stata in vacanza in Sardegna per un mese, ospite del condominio di Maddalena spiaggia a Capoterra. Ritornata in Germania è stata male, febbre alta e polmonite, ed è stata ricoverata in ospedale dove dopo un mese i sanitari le hanno diagnosticato un malessere dovuto al virus Dengue. La donna, 35 anni, residente a Berlino con il marito di origine sarda, avrebbe contratto il virus a causa di una puntura di zanzara infetta. Secondo l’amministratore del residence dove i turisti erano in vacanza, Giovanni Ruggeri, è stato il marito a telefonare allertandolo che dalle analisi effettuare era risultato che la moglie era affetta dalla febbre tropicale. A quel punto è stato necessario avvisare anche l’Ats che presto potrà confermare se effettivamente si tratta di una infezione da Dengue, non appena saranno disponibili le analisi di laboratorio che sono state effettuate sulla paziente in Germania. In ogni caso, fa sapere l’Ats, “È stato comunque già attivato il sistema di controllo ambientale previsto dal Piano nazionale e dalle indicazioni regionali sulla sorveglianza delle arbovirosi".

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E non finisce qui, perché a pochi giorni dal caso tedesco, i laboratori dell’Istituto zooprofilattico sperimentale della Sardegna hanno analizzato il cadavere di una cornacchia grigia abbattuta nei pressi di Abbacurrente a Porto Torres e hanno riscontrato un caso di positività al virus del Nilo occidentale. Si aspettano ancora le conferme del Cesme di Teramo ma, per motivi di salute pubblica, il Comune di Porto Torres informa la popolazione che è necessario adottare alcune misure protettive contro la puntura delle zanzare.

L’unico modo per evitare di contrarre il virus è fare molta attenzione a non essere punti. Il consiglio per tutti è quello di indossare indumenti a maniche lunghe al tramonto, la sera e la notte, momento in cui le zanzare sono più attive, evitare di tenere acqua stagnante nei sottovasi, cambiare spesso le ciotole degli animali, trattare i tombini, i pozzetti di sgrondo e le zone di scolo e ristagno delle acque piovane con larvicidi ogni 15 giorni. Per quanto riguarda gli animali invece, l’unico modo per proteggerli adeguatamente è vaccinarli.

Foto| Pixabay