Sardegna – Cina: accordo sull’agroalimentare
- Scritto da Effe_Pi
Incontri ad Expo tra la delegazione della Regione sarda e quella dei cinesi di Hainan, l'isola cerca di aprirsi all'immenso mercato asiatico, soprattutto per turismo ed esportazione di prodotti enogastronomici.
La Sardegna ha bisogno di diffondere meglio i suoi straordinari prodotti agroalimentari, ancora poco conosciuti nel mondo rispetto a quelli di altre regioni d’Italia ed Europa, e uno dei mercati più “appetibili” di questo periodo storico è sicuramente quello asiatico, in particolare cinese. Per questo, oggi all’Expo di Milano la Regione sarda, che finalmente dopo anni di inerzia sembra aver compreso l’opportunità che si presenta, ha incontrato una delegazione cinese, nel tentativo di rendere l’isola “una meta privilegiata per i cinesi che hanno capacità di spesa e interesse per l'Europa", come ha detto l'assessore al Turismo, Francesco Morandi.
A parlare coi sardi è una delegazione della provincia di Hainan, isola con 8 milioni di abitanti, dal 2011 gemellata con la Sardegna. "La Cina è il più grande mercato mondiale", ha aggiunto il vicepresidente della Regione e assessore alla Programmazione Raffaele Paci, dopo l'incontro nel padiglione cinese dell'Expo con il vicegovernatore di Hainan, Guoliang Li, per avviare la fase operativa dei rapporti economici fra le due isole. "Le nostre imprese stanno iniziando a esportare prodotti, soprattutto quelli dell'agro alimentare. Stiamo già lavorando con Hainan nel settore agricolo. Ci sono in corso collaborazioni, per esempio, per l'aumento della differenziazione genetica delle sementi e altre opportunità si possono aprire a breve. Anche oggi qui all'Expo ci sono incontri fra delegazioni di imprese sarde e cinesi".
400 milioni di cinesi viaggeranno nei prossimi anni, una parte di questi arriverà in Sardegna, e per questo sono stati chiusi tre protocolli d'intesa. La Regione vuole intercettare le nuove prospettive economiche rappresentate dal mercato cinese per le piccole e medie imprese sarda nei settori della qualità della vita, del lusso e del turismo. Al momento circa 25 Pmi sarde stanno beneficiando di contributi regionali per percorsi di internazionalizzazione che interessano la Cina. Altre due lavorano, invece, nel settore della lavorazione e trasformazione dei marmi e in quello della consulenza informatica. È sardo il principale fornitore di latte ovino in polvere della Cina e sono attivi accordi di collaborazione nel campo dell'ingegneria elettrica ed elettronica, finalizzati alla cooperazione scientifica e medica. Nel programma triennale per l'internazionalizzazione delle imprese sarde (2015-2017), presentato ieri dalla Regione, la Cina è inserita tra i Paesi dell'Asia con cui le imprese sarde “mantengono relazioni commerciali consolidate e che si caratterizzano per ottime prospettive di crescita”.