Torna a Cagliari Monumenti Aperti, per un weekend all’insegna dell’arte
- Scritto da Effe_Pi
Quarantatre monumenti, quattro itinerari tematici e un progetto dedicato alla municipalità di Pirri.
È la 26/a edizione di Monumenti Aperti in programma a Cagliari sabato 21 e domenica 22 maggio. Racconteranno, custodiranno e gestiranno i monumenti circa 2.500 volontari provenienti da 32 associazioni, 33 istituzioni e proprietari e gestori di beni, 37 scuole.
Per la prima volta, la manifestazione si tiene sotto l'Alto Patrocinio del Parlamento Europeo. Nonostante i due anni difficili trascorsi - ha detto Massimiliano Messina, tra i fondatori della manifestazione e presidente dell'associazione Imago Mundi OdV- non ci siamo mai fermati, le estreme criticità affrontate non ci hanno impedito di continuare a muoverci e di proiettarci verso il futuro. Anzi. Siamo convinti che sia arrivato il momento di sfidarlo il futuro, dando vita a una Fondazione di comunità di patrimonio Monumenti Aperti, per garantire e migliorare le prospettive del nostro progetto".
Sono due le novità del programma di Monumenti Aperti. La prima riguarda l'Istituto dei ciechi, fondato nel 1895 dal nobile cagliaritano Maurizio Falqui che avviò un primo corso di studi a favore di giovani non vedenti. All'interno è possibile visitare l'atrio, la cappella, la sala riunioni, il materiale didattico storico, la sala informatica con i nuovi ausili tecnologici. Le visite guidate a cura degli educatori e operatori dell'Istituto dei Ciechi Associazione Nazionale Privi della Vista e Ipovedenti.
La seconda novità riguarda il Teatro Arte Burattini della compagnia Is Mascareddas. Due anche i ritorni: la Torre dell'Elefante e la Chiesa di Sant'Agostino. La manifestazione propone quattro itinerari: con il Trentapiedi, convoglio pedonale, dotato di capotreno e locomotore umano, a Pirri. Poi, bilingue, in sardo italiano nel promontorio di Sant'Elia. Ci sono poi il percorso Dionigi Scano, in centro e una passeggiata al colle di Sant'Ignazio. Urban game nel quartiere di Villanova: giovani investigatori, bambini e ragazzi, sono chiamati a fare squadra e iniziare le indagini per ritrovare un candelabro rubato.
Foto | Luigi Rosa su Flickr