Per Tsipras in Sardegna 12mila firme
- Scritto da Effe_Pi
Superato anche nell'isola il limite per la presentazione della lista di sinistra contro l'austerità che porta il nome del leader greco.
Un primo successo per Lista anti austerità che porta il nome del leader della sinistra greca, Alexis Tsipras, arriva anche dalla Sardegna. Infatti, come annunciato ieri dal comitato de "L'Altra Europa" nell'isola, sarebbero quasi 12mila le firme raccolte sul territorio sardo per la presentazione della lista di sinistra, che ha come rappresentanti della Sardegna due donne, la cantante Elena Ledda e l'insegnante Simona Lobina. Il risultato della raccolta firme è in generale buono, visto che sono stati superati i limiti in tutte le circoscrizioni (35mila firme) e in tutte le regioni (3mila firme): a livello italiano, il totale è stato intorno alle 220mila firme, contro le 150mila che erano il minimo indispensabile perché ci si potesse presentare alle elezioni europee del 25 maggio. Sulla pagina del comitato sardo si sottolinea che "la grande mobilitazione" nelle cinque circoscrizioni ha prodotto "il miracolo" di un grande numero di firmatari, mentre nell'isola si è andati "oltre le 11.000, rispetto alle circa 9000 necessarie".
Prima di confermare il dato bisognerà attendere la verifica da parte degli organi giurisdizionali competenti, ma i promotori sardi evidenziano come l'iniziativa "ha avuto un successo insperato, tanto più se si considera il poco tempo a disposizione". Il merito va a chi ha creduto nella necessità "di questo percorso politico dal basso, dedicandoci tempo, energie e denaro proprio", e nei soggetti politici che lo hanno sostenuto in varia misura, "rinunciando alla propria visibilità così come richiesto dai promotori dell'appello". A ricordare le ragioni della lista, la popolare artista Elena Ledda, candidata nel collegio Sicilia - Sardegna, che dice di essersi impegnata "per portare le ragioni della Sardegna e del Mediterraneo in Europa”, avendo notato “che nell'Unione Europea stiano prevalendo gli interessi soprattutto delle centrali finanziarie, piuttosto che i diritti dei cittadini" oltre che "una visione della economia del Centro - Nord Europa dimenticando colpevolmente la cultura millenaria, le bellezze naturali, e le capacità produttive dell’intero Mediterraneo. In questo sta anche parte delle motivazioni del perdurare di situazioni di crisi internazionale e di conflitto che impoveriscono i paesi e le regioni del Sud Europa. Io penso alla Sardegna parte di una Europa moderna, terra di pace e di amicizia tra i popoli. Mi impegnerò insieme alle tante donne che proponiamo nella lista Tsipras perché tutto ciò si avveri”.
Il primo avversario da sconfiggere sarà l'astensionismo, che si prevede alto soprattutto in Sardegna, dopo la bocciatura di un collegio riservato solo all'isola senza condivisione con i "cugini" siciliani, che essendo numericamente molti di più rischiano di ottenere con i loro candidati tutti gli otto seggi riservati alla circoscrizione per il Parlamento di Strasburgo. Questo è uno dei motivi per cui nel mondo politico sardo è nato un vero e proprio movimento che invita a non andare a votare, guidato da diversi esponenti di destra, in primis l'ex presidente della regione Mauro Pili. Tra i candidati, oltre a quelli del Movimento 5 Stelle scelti sul web, i più "papabili" per il miracolo di una elezione in europa sembrano essere l'ex governatore Renato Soru, candidato "di punta" del Partito Democratico, e l'ex sottosegretario alla difesa, Salvatore Cicu, candidato con Forza Italia, forse gli unici a poter ottenere qualche preferenza anche nell'altra isola principale.