Soru candidato del Pd alle prossime europee
- Scritto da Effe_Pi
I democratici puntano tutto sull'ex governatore come candidato "unico" viste le difficoltà ad eleggere eurodeputati nell'isola.
Sarà Renato Soru il candidato unico del Partito democratico sardo alle prossime elezioni europee del 25 maggio: l’ex governatore, infatti, dopo la scelta delle candidate sarde della Lista Tsipras sarà lui l’uomo su cui i Dem dell’isola faranno convergere tutti i loro voti, nel tentativo di garantire una rappresentanza minima sarda al Parlamento di Strasburgo. Il fallimento del tentativo di avere un collegio solo per la Sardegna, con la conseguente conferma di quello insieme alla Sicilia, rende infatti molto complicata anche per i partiti sardi più grandi, come il Pd, l’elezione di europarlamentari.
La candidatura democratica dovrà essere “unica, forte e autorevole”, avere il pieno sostegno della direzione nazionale, evidenziato magari con la posizione di capolista, e la capacità di raccogliere consensi anche fuori dall'isola, cioè in Sicilia, e anche fuori dal Partito democratico. In particolare nell'area che in Europa fa riferimento al Pse. In ogni caso, ha detto proprio l'ex governatore, "se abbiamo un candidato lo candidiamo e poi tocca a lui cercarsi i voti". Ma intanto, proprio la mancanza di certezze sulla possibilità di eleggere candidati sardi sta creando un forte malcontento nell’isola, tanto che alcuni partiti e movimenti stanno pensando di boicottare le elezioni.
Ad esempio esistono pagine Facebook create da vari gruppi di destra che invitano a non votare ma della stessa opinione sembra essere una parte del mondo indipendentista. Sardigna Natzione Indipendentzia ha infatti lanciato un appello per boicottare le elezioni europee. Sni inviterà i sardi ad esprimere, con un 'non voto', un chiaro no allo Stato italiano che con la sua legge elettorale “cancella la Sardegna dall'Europa”. Il 30 marzo una delegazione Sni parteciperà a una manifestazione in programma a Bruxelles a favore di una "Europa delle nazioni e delle persone" e per chiedere "decise sanzioni contro lo stato italiano che continua a negare la scissione della circoscrizione Sicilia-Sardegna" penalizzando così dal punto di vista elettorale l'isola con un minor numero di abitanti.