Ambiente: alluvione sardo tra i simboli del 2013
- Scritto da Effe_Pi
Secondo il Wwf il disastro causato da Cleopatra è una delle tre immagini simbolo dello stato dell'ecosistema.
L'alluvione in Sardegna tra i simboli dell'ambiente nel 2013. Lo dice il Wwf, l'associazione ambientalista che traccia così "un bilancio" dell'anno che si sta concludendo dal punto di vista dell'impatto sull'ecosistema, e oltre al disastro sardo (abbinato a quello delle Filippine) sceglie le scoperte che la natura ha riservato in Amazzonia e il riscaldamento globale, che ha portato alla registrazione dell'ultimo mese di novembre come il più caldo di sempre. Il Wwf parte proprio dall'alluvione del 18 novembre in Sardegna, per parlare dell'ambiente in Italia: il disastro dell'isola sarebbe infatti "la dimostrazione di come si sottovalutino gli effetti sugli ecosistemi naturali provocati dal consumo del suolo e dalla cementificazione, e non si faccia prevenzione del rischio idrogeologico". E "quanto è accaduto in Sardegna" purtroppo "non è un'eccezione ma la regola: tutta l'Italia è costantemente a rischio". Il Wwf chiede per il nostro Paese "una riflessione per impegni concreti": sul valore del capitale naturale, su maggiori risorse per l'ambiente, su clima ed energia e taglio di emissioni, green economy, consumo del suolo, e lotta allo spreco alimentare.
"Per l'ambiente è stato un anno non passato invano - osserva l'associazione - Ma ora bisogna agire per dare valore alla natura, per una riconversione ecologica dell'economia". Sarebbe quindi giunto "il momento di dare visibilità nell'economia al capitale naturale e ai servizi ecosistemici, affiancando anche la contabilità ambientale". Primo segnale in questo senso è l'istituzione, nel collegato Ambiente alla Legge di Stabilità, del 'Comitato per il capitale naturale', dove trovano spazio oltre ai ministri anche il governatore della Banca d'Italia. Per il Wwf però "l'ambiente rimane marginale nelle scelte del governo": sarebbero poche, per esempio, le risorse risorse stanziate nella Manovra. Inoltre, il Wwf chiede "un nuovo Piano energetico e una roadmap per la decarbonizzazione". Per l'economia verde serve "un pacchetto di interventi urgenti". E nonostante la ricchezza di natura del nostro Paese, per il Wwf è "grave che ancora oggi non ci siano risorse per l'attuazione della Strategia nazionale per la biodiversità". Infine, due punti su cui continuare a impegnarsi, la lotta al dissesto (contro la quale il governo ha approvato un ddl sul contenimento del consumo del suolo) e la lotta allo spreco alimentare, su cui il ministero dell'Ambiente ha costituito una task-force.
Un ambiente che stupisce con le sue straordinarie scoperte ma preoccupa per il continuo riscaldamento. In Amazzonia, "l'oasi vivente del Pianeta, lo scorso autunno è stata annunciata - ricorda il Wwf - la scoperta di oltre 440 nuove specie di animali e piante". Tra le specie scoperte una minuscola rana piccola come un unghia del pollice. Ma il Wwf non dimentica che "in Amazzonia è incombente il rischio deforestazione". Il novembre 2013, inoltre, è stato "eletto" dal Noaa (il Centro climatico statunitense) "a mese più caldo mai registrato, con temperature superiori di 0,78 gradi rispetto alla media globale del XX secolo". Le osservazioni scientifiche - spiega l'associazione - arrivano a conclusione di "un anno di eventi climatici estremi che hanno attraversato tutto il globo, tra cui le alluvioni nelle Filippine e quelle accadute in Sardegna".