L'Europa bacchetta Renzi sul taglio alle tasse
- Scritto da Effe_Pi
La Commissione di Bruxelles invita il governo italiano a tagliare gli oneri sul lavoro e non quelli sulla casa: in Sardegna oltre 660 mila i proprietari di immobili e più di 125mila i disoccupati.
Sono oltre 660mila, secondo l’Istat, le famiglie che in Sardegna sono proprietarie della casa dove abitano: allo stesso tempo, lo stesso istituto di statistica dice che 125mila sardi sono alla ricerca di lavoro. Su cosa dovrebbe intervenire quindi il governo, col suo promesso taglio della tassazione, sulle abitazioni o sull’occupazione? Secondo l’Europa la risposta è chiara: Il lavoro, non la casa. Sono le tasse sull’occupazione quelle che il governo italiano dovrebbe ridurre, secondo il governo continentale, e non sull’abitazione, come ha promesso invece il premier Matteo Renzi.
L’indiretta bocciatura arriva dal rapporto sulle Riforme del fisco nell’Unione, presentato ieri a Bruxelles, secondo cui è necessario ridurre il carico sul lavoro, oggi “relativamente alto”, e aumentare tasse come quelle su consumi, proprietà e ambiente. Anzi, l’attuale tassazione sulla casa secondo gli esperti comunitari contribuisce alla crescita del debito italiano e il taglio degli oneri sul lavoro andrebbe iniziato dai redditi più bassi, tenendo conto che il tasso di occupazione italiano è inferiore alla media Ue. Le bacchettate arrivano proprio nel giorno in cui i dati Istat fanno da sponda all’ottimismo di Renzi: la fiducia dei consumatori a settembre è al livello più alto da marzo 2002, mentre quella delle imprese raggiunge i massimi da novembre 2007. Per il ministro dei Trasporti, Graziano Del Rio, è il segnale che il paese ricomincia a credere in se stesso, ed è intenzione del governo creare le condizioni perché le imprese assumano di più e vi siano più opportunità.