Legambiente: su Budelli no ad acquisto statale
- Scritto da Effe_Pi
L'associazione contro l'emendamento approvato al Senato: per l'ambiente in Sardegna ci sono altre priorità.
Non c'è pace per l'isola di Budelli: sembrava che finalmente, dopo l'emendamento approvato dalla Commissione Bilancio del Senato il gioiello dell'arcipelago della Maddalena potesse tornare pubblico, e invece ora sono gli ecologisti di Legambiente a schierarsi contro e dichiararsi a favore della proprietà privata. La sorprendente quanto secca presa di posizione arriva da Vittorio Cogliati Dezza e Vincenzo Tiana, rispettivamente Presidente nazionale e regionale Sardegna di Legambiente, secondo cui la possibilità di spendere tre milioni di euro per "pubblicizzare" l'isola della spiaggia rosa "suona stonata in un momento in cui la crisi economica e gli eventi alluvionali degli ultimi giorni rendono fin troppo evidenti le vere priorità in campo ambientale in Sardegna".
Infatti, proseguono i due, Budelli è "privata dalla metà del 1800, esattamente come le altre isole dell'arcipelago della Maddalena. Nel corso di questi anni è passata di mano in mano rimanendo intatta e potendo vantare ancora oggi il ruolo simbolico che le viene riconosciuto nell'arcipelago non in virtù di una proprietà pubblica, ma in forza di norme e vincoli che, a tutti i livelli, hanno sinora difeso in maniera efficace un interesse pubblico anche a fronte della proprietà privata". Budelli era "privata anche nel 1986, quando, ricorda l'associazione, le società immobiliari proprietarie presentarono il piano di fattibilità per la realizzazione di un insediamento residenziale intorno a Porto Madonna che prevedeva 50mila metri cubi di residenze, ed era privata nel 1992, quando venne messa in vendita per la prima volta". E la risposta dello Stato alla messa in vendita in quel caso "non fu l'acquisto, ma l'istituzione del Parco Nazionale", concludono gli esponenti di Legambiente.
A dirsi "a dir poco meravigliati" di questa posizione sono i senatori di Sinistra ecologia libertà (Sel) promotori dell'emendamento in questione, in particolare la capogruppo a Palazzo Madama Loredana De Petris, che sottolinea come Legambiente, invece "di rafforzare la comune battaglia per avere più risorse per la prevenzione del dissesto idrogeologico, battaglia che abbiamo dovuto condurre in totale solitudine in questi giorni in commissione Bilancio al Senato contro un governo e una maggioranza assolutamente insensibili, scelga invece di puntare il dito contro l'acquisizione pubblica dell'isola di Budelli, diventata peraltro il simbolo della battaglia contro il tentativo di svendita delle spiagge italiane". La senatrice aggiunge che "il tutto è ancora più stonato perché le vere e spendibili risorse assegnate alla Sardegna sono state il risultato di un concreto impegno di Sel e in particolare del senatore sardo Luciano Uras, che anche grazie alla sensibilità e disponibilità dell'intera commissione che ha votato all'unanimità, ha fatto sì che si potessero destinare risorse pari a circa 103 milioni di euro per i danni dell'alluvione".