I soldi di Salvini per i pastori li trovano gli altri
- Scritto da Effe_Pi
I fondi promessi dal leader leghista a febbraio – in campagna elettorale – agli allevatori sardi sembra siano stati trovato dal nuovo ministro dell’agricoltura Bellanova, almeno in parte.
Le promesse di Matteo Salvini ai pastori sardi sono finte nel dimenticatoio dopo le elezioni vinte dal centrodestra a febbraio: dopo l’elezione di Cristian Solinas l’ex ministro degli Interni e leader del carroccio nell’isola non si è più visto, facendo montare la rabbia tra i pastori protagonisti della protesta dell’inverno scorso, pronti a una nuova mobilitazione. In realtà almeno una parte delle promesse di Salvini sembra che verranno mantenute dal nuovo governo Conte bis con la Ministro dell’Agricoltura, Teresa Bellanova, che ieri in un incontro a Cagliari con Solinas e l’assessore all’agricoltura, Gabriella Murgia, ha dato il via libera a 14 milioni di euro per l’acquisto del pecorino romano destinato agli indigenti e a 10 milioni, risorse da dividere fra tutte le Regioni, per i contratti di filiera. Soldi per i quali il ministro ha promesso che il decreto verrà firmato in settimana.
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Sono una parte dei soldi promessi, come racconta Next Quotidiano – e mai arrivati – da Salvini che nel febbraio del 2019 aveva parlato della possibilità di reperire 44 milioni di euro per il ritiro di 67mila quintali di forme di formaggio in eccedenza sul mercato. Secondo i piani dell’ex ministro il Viminale avrebbe dovuto stanziare 14 milioni di euro, il ministero per l’Agricoltura retto all’epoca dal leghista Centinaio altri 10 milioni come pure la Regione, mentre i restanti 10 milioni li avrebbe dovuti mettere il Banco di Sardegna. I 14 milioni, come è facile intuire, andranno ai produttori di pecorino (e non ai pastori) e dovrebbero servire a far aumentare il prezzo di vendita nella speranza di far salire quello di acquisto del latte- “Entro tre mesi”, diceva Salvini, mentre la Bellanova non si esprime.
Bellanova ha invece dichiarato di aver “avanzato la proposta al sistema delle banche di dare un’ulteriore moratoria di 12 mesi per quanto riguarda i mutui, e credo di poter dire che questa proposta avrà una risposta positiva già’ nelle prossime ore”. Il risultato finale chiesto dai pastori a inizio vertenza sembra ancora lontano, ma i primi passi importanti sembrano essere stati compiuti, sicuramente con meno enfasi rispetto al passato.