Pastori in lotta ed elezioni: cosa succede il 25 febbraio?
- Scritto da Effe_Pi
Finora la lotta anche estrema degli allevatori dell'isola è andata avanti senza che ci sia stata una dura risposta di repressione da parte dei corpi dello stato. Ma cosa succederà una volta effettuato lo spoglio delle elezioni regionali del 24?
La lotta dei pastori sardi sembra non fermarsi per la bozza di intesa sul latte a 72 centesimi al litro, patrocinata dal Ministro Salvini e messa sul tavolo di filiera dal suo collega (ministro e leghista) dell’agricoltura, Gianmarco Centinaio. Oggi altre cisterne fermate, altro latte versato, mentre anche in altre regioni, dalla Sicilia all’Umbria, sembra esserci un rafforzamento del movimento degli allevatori. Ma come mai finora la protesta, che ha assunto anche toni e azioni parecchio aggressive, è rimasta pressoché indisturbata? Ci sono state notizie di qualche fermo all’inizio del movimento, poi più nulla.
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Il sospetto che sorge è che dipenda dall’imminenza delle elezioni regionali sarde del 24 febbraio, su cui i partiti di governo puntano, in particolare la Lega del Ministro dell’Interno per “sfondare” definitivamente tra le regioni che considera meridione, dopo la vittoria in Abruzzo, e il Movimento 5 stelle per riscattarsi dalla sconfitta nel centro Italia e cancellare sondaggi nazionali sempre più negativi in vista delle europee. Ma cosa succederà la sera del 24 febbraio? Siamo sicuri che comunque vadano le elezioni, vittoria della destra guidata dal sardista Solinas, di Massimo Zedda o del candidato pentastellato Desogus (sembrano gli unici tre con vere possibilità) le proteste potranno continuare come ora, con l’obiettivo del latte a un euro al litro?
Vale la pena di ricordare che non molti anni fa, 200 pastori sardi partiti col traghetto per manifestare a Roma, furono bloccati a Civitavecchia dalla Polizia, ci furono scontri violenti come è accaduto nello stesso anno anche a Cagliari. Il ministro dell’interno di allora era il leghista Roberto Maroni, attuale presidente della regione Lombardia. Vale la pena anche ricordare che lo stesso vicepremier Salvini nei suoi discorsi degli ultimi giorni ha lasciato intendere, in maniera velata, che una volta raggiunto un qualche accordo con le associazioni di categoria non sarebbero state più tollerate forme di protesta come quelle che si sono viste negli ultimi giorni. Che cosa succederà in Sardegna il 25 febbraio, dopo lo spoglio delle regionali?
Foto Mattia Boero su Flickr