Allergie: quelle alimentari possono uccidere
- Scritto da Effe_Pi
Oltre 2 milioni gli italiani colpiti da intolleranze alimentari che ogni anno in Italia uccidono 40 persone, Sardegna tra le poche regioni a pagare alle famiglie i latti speciali.
Primavera, tempo di allergie, che in questa stagione in particolare tormentano milioni di italiani e sardi. Oltre a quelle create dai pollini sono presenti però tutto l’anno anche le allergie alimentari, veri e propri bocconi killer che ogni anno uccidono 40 italiani. Tante sono le vittime di choc anafilattici causati da allergie alimentari, spesso sconosciute fino al momento del dramma. Negli Usa i decessi arrivano addirittura a 200 l'anno, secondo i dati diffusi in occasione del XXX Congresso nazionale della Società italiana di allergologia, asma e immunologia clinica (Siaaic). Per esempio, solo un under 18 allergico su mille porta con sé la penna salvavita caricata di adrenalina autoiniettabile. E benché fra i bambini più piccoli l'allergia più frequente sia quella al latte vaccino (al di sotto dei 5 anni non lo tollerano in oltre 100 mila), i latti speciali sono rimborsati solo in Sardegna, Lombardia e Friuli Venezia Giulia, mentre nelle altre regioni sono a carico delle famiglie interessate.
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Gli allergici ai cibi in tutta Italia sono più di 2 milioni, pari al 3,5% della popolazione generale. L'alimento più allergizzante negli adulti, avvertono gli allergologi, è la nocciola (26%), seguita dalla verdura (14%), frutta fresca, soprattutto pesche e albicocche (12%), crostacei (10%), pesce (7%), legumi (6%), semi (6%), grano (5%). Gli under 18 che soffrono di allergie alimentari sono 570mila: 270mila bimbi tra 0 e 5 anni; 180mila tra 5 e 10 anni e 120mila tra 10 e 18 anni. Dei 270mila bimbi con meno di 5 anni che soffrono di allergie alimentari, 5000 sono a rischio di reazioni allergiche gravi che possono costar loro anche la vita ed una reazione allergica grave su tre avviene a scuola. L'allergia alimentare più frequente nei bambini tra 0 e 5 anni è quella al latte vaccino (seguita da quella alle uova): non lo tollerano oltre 100mila bimbi, costretti a ricorrere ai latti speciali citati sopra.
Foto | Dan4th Nicholas su Flickr