Campi elettromagnetici contro cocaina: uno studio sardo
- Scritto da Effe_Pi
Uno studio del ricercatore dell'Università di Sassari Marco Diana va in questa direzione e ha suscitato grande interesse negli USA, dove se ne è occupato il National Institute on Drug Abuse.
Dalla Sardegna uno studio innovativo sull’utilizzo dei campi elettromagnetici per lottare contro le dipendenze, in particolare quella da cocaina. Lo ha portato avanti il ricercatore dell’Università di Sassari Marco Diana, che per questo successo è finito al centro dell’attenzione del National Institute on Drug Abuse, ente nazionale degli USA preposto alla lotta contro le dipendenze, che ha pubblicato sul proprio sito web un lungo articolo a lui dedicato. Il titolo è "Narrative of Discovery: Can Magnets Treat Cocaine Addiction?", "Racconto di una scoperta: i campi elettromagnetici possono trattare la dipendenza da cocaina?".
È questo infatti l'argomento oggetto delle ultime ricerche del prof. Diana, docente del Laboratorio di Neuroscienze cognitive ‘G. Minardi’ del Dipartimento di Chimica e farmacia dell’Università di Sassari. Il testo spiega come Diana stia trattando pazienti dipendenti da cocaina con l'applicazione di campi elettromagnetici ad alcune aree del cervello. Il trial clinico è appena arrivato a metà, ma sembra che i primi risultati siano positivi. Anche Diana Martinez della Columbia University (New York City) ha iniziato una ricerca analoga qualche mese dopo Marco Diana e in maniera del tutto indipendente, e la studiosa americana sta anche lei ottenendo feedback incoraggianti. Naturalmente si tratta di una ricerca non ancora conclusa, ma le potenzialità della scoperta e del trattamento, come si può constatare, hanno già catturato l'interesse di un ente importante come il National Institutes of Health (NIH), che continuerà a pubblicare gli sviluppi con successive interviste. Lo studio sassarese potrebbe aprire la strada a nuovi approcci nella terapia delle dipendenze come, per esempio, quella da nicotina.