Osilo e Narni per una rete nazionale delle giostre equestri
- Scritto da Anna Maria Cantarella
Al via il progetto di gemellaggio tra i due comuni e le loro competizioni a cavallo in vista della creazione di una struttura che raggruppi tutte quelle esistenti a livello italiano.
Cos’hanno in comune Osilo e Narni? Sicuramente la passione per le giostre medievali, le competizioni legate al mondo dei cavalli di origine medievale. Ad Osilo la tradizionale Corsa dell’Anello si svolge da almeno 100 anni ma è sicuramente ancora più antica. Adesso potrà superare i confini dell’isola grazie al gemellaggio con il comune di Narni. La cittadina umbra infatti ha firmato con Osilo una dichiarazione d’intenti per la creazione di una rete nazionale delle giostre equestri.
Grande soddisfazione da parte degli Amministratori Comunali dell’antico borgo dei Malaspina e gli Amministratori Comunali della città umbra che hanno fortemente voluto questo progetto non solo per dare lustro a un evento tradizionale ma anche per poter trasmettere ai più giovani l’interesse per il patrimonio culturale e storico dei loro luoghi di nascita, tramandare la tradizione, rinforzare il senso di appartenenza al territorio che è già molto diffuso nei centri che custodiscono le loro radici culturali con orgoglio, promuovere lo scambio e il confronto culturale.
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Queste due realtà, così diverse tra di loro, saranno unite dalla passione per le competizioni di origine medievale legate al mondo dei cavalli. Il sindaco Giovanni Ligios e l’Assessore al Turismo Patrizia Puggioni hanno sottolineato come il Comune di Osilo abbia fortemente voluto questo progetto, ideandolo e dandogli vita, e adesso si impegnerà per portare a termine un gemellaggio il cui scopo è creare una rete di coordinamento tra amministrazioni comunali che ospitano le giostre equestri di una volta.
"Le giostre equestri esaltano l’abilità, la forza, il coraggio e il sacrificio del cavaliere e del suo cavallo e simboleggiano lo spirito delle comunità di cui questi valori sono espressione e parte fondante – continuano Ligios e Puggioni - il nostro dovere oggi è di trasmetterle alle nuove generazioni per salvaguardarne l’interesse storico, sociale e turistico.”
Foto | Giovanni Musio su Flickr