Fisco in Sardegna: Renzi apre alla Zona franca?
- Scritto da Effe_Pi
Il presidente del consiglio a Piazza Affari ha aperto alle proposte del tributarista Victor Uckmar per una riforma del fisco, che includono anche lo speciale regime fiscale e doganale per l'isola.
Il premier Matteo Renzi si schiera a favore della Zona Franca in Sardegna? Sembrerebbe, almeno a giudicare dall’apertura che nei giorni scorsi il presidente del consiglio ha fatto alle proposte del giurista tributario Victor Uckmar, che gli erano state sottoposte a febbraio. Infatti, una delle proposte chiave che Uckmar ha fatto per rilanciare il fisco in Italia è proprio quella di rendere l’isola una zona franca (per l’esattezza il punto 8) e l’apertura di Renzi è arrivata nella sede “ufficiale” della borsa di Piazza Affari, a Milano, quando il premier ha detto che serve "un cambio di mentalita'" dicendo che "bisogna cambiare la normativa fiscale" in risposta a una domanda del tributarista. In realtà, sono mesi che Uckmar, decano dei giuristi italiani che si occupano di fisco, stringe “ai fianchi il governo”.
I "documenti-chiave" del suo pressing sono una lunga lettera spedita il 3 febbraio scorso al capo di Gabinetto della segreteria del premier e una seconda missiva dell'11 febbraio all'indirizzo e-mail Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo., come sottolinea minuziosamente l'autore. Nelle sue lettere, Uckmar partiva da una dura premessa: il sistema tributario italiano è allo sfascio, come attesta la World Bank classificandolo alla 137esima posizione su 183 stati considerati. "La riforma radicale del sistema è certamente indispensabile per lo sviluppo di investimenti, non solo stranieri ma anche italiani; come accadde con la riforma degli anni Settanta; tuttavia occorrono anni e anni di studi e ricerche e grandi capacità, e così da tempo abbiamo espresso l'opinione che nell'attesa si adottino urgentemente normative ‘spot’ in merito a singoli argomenti".
Oltre alla zona franca in Sardegna, i punti dell’intervento riformista fiscale invocati da Uckmar sono: "1) Inserire nella dichiarazione dei redditi quelli di capitale tassati alla fonte, per eliminare sperequazioni oggi riscontrabili anche ad altri effetti come borse di studio, tasse universitarie, eccetera; 2) trasparenza nella tassazione delle società a responsabilità limitata a copertura di compensi personali; 3) revisione Irap, anche attraverso la modifica della territorialità; 4) Incentivazione per le attività di esportazione; 5) Comparazione tra le procedure doganali nei Paesi Ue; 6) Unificazione delle categorie dei redditi di capitale e dei redditi diversi di natura finanziaria; 7) Federalismo fiscale applicato anche alla Regione Sicilia; e infine 9) Scioglimento delle società immobiliari familiari (che da solo genererebbe un gettito di 3 miliardi). La lunga missiva di Uckmar a Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. si concludeva con un'apertura di credito: "Com'è difficile superare la cerchia burocratica, ma siamo confidenti che il Governo del Presidente Matteo Renzi riuscirà anche in questo".