Scuola in sciopero: in corteo a Cagliari
- Scritto da Effe_Pi
Domani la mobilitazione unitaria e nazionale contro la riforma "Buona scola" del governo Renzi: anche il capoluogo sardo tra le sette città scelte per il corteo di sindacati e studenti.
Domani la scuola è in sciopero contro le riforme del governo Renzi, e c’è anche Cagliari tra le sette città scelte a livello nazionale per manifestazioni con corteo. Per questa astensione dal lavoro, unitaria e nazionale, l’appuntamento per insegnanti, studenti e altre categorie è per le 9.30 in piazza Giovanni XXIII: la mobilitazione regionale, dopo le polemiche anche in Sardegna nei mesi scorsi, attraverserà la città in via Dante, Via Paoli, via Sonnino, Via XX Settembre, via Roma, via Sassari sino a Piazza del Carmine, dove ci sarà il comizio. Dal palco interverranno insegnanti precari, studenti, delegati sindacali, segretari nazionali di tutte le sigle sindacali. La mobilitazione, oltre ad opporsi alla modifica delle norme decisa dal governo, vede tra le principali richieste l’assunzione dei tantissimi insegnanti precari, più volte rinviata e che ancora oggi sembra in alto mare tra lentezze del Parlamento e risorse incerte.
La manifestazione cagliaritana, che si svolgerà in parallelo con quelle di Bari, Aosta, Catania, Milano, Palermo e Roma, viene dopo gli scontri di ieri a Bologna, dove i lavoratori della scuola hanno contestato Matteo Renzi alla Festa dell’Unità, e dopo gli incidenti causati dal “blocco nero” il primo maggio, in occasione dell’inaugurazione dell’Expo a Milano, con tutte le polemiche che sono seguite. Ai cortei parteciperanno anche gli studenti, al fianco dei sindacati: "dopo intensi mesi di mobilitazioni, assemblee e occupazioni - spiega l'Unione degli studenti - finalmente è stato proclamato lo sciopero generale dei lavoratori da parte dei sindacati". Nella manifestazione romana, precisano, "costruiremo un grande spezzone sociale 'La scuola e la democrazia sono #nellenostremani', perché crediamo che il tema della scuola sia realmente di tutte e tutti e non soltanto degli addetti ai lavori".
Uno sciopero, quello di domani, che si annuncia partecipato, secondo il portale specializzato Tecnica della scuola, che ha proposto ai propri lettori un sondaggio per conoscere i motivi che li inducono ad aderire alla protesta: il 90% delle 2.000 persone che hanno risposto aderirà allo sciopero. Secondo il direttore del portale, Daniela Girgenti, si è "arrivati allo sciopero di oggi perché i docenti sono esasperati dall'essere ignorati dal Governo e dal ministro dell'Istruzione. Il loro ruolo di grande responsabilità nei confronto della nazione non viene riconosciuto né sotto il profilo economico né sociale. Tra l'altro, il documento ‘La Buona Scuola’ presentato il 15 settembre per la consultazione nazionale, durata ben due mesi, non ha niente in comune con il disegno di legge oggi in discussione in Parlamento". Ma quali sono le motivazioni dello sciopero? Il sito web ha proposto quattro possibilità e se ne poteva scegliere una soltanto: il 33,1% ha scelto "Il ddl non risolve i veri problemi"; il 28,2% "Troppo potere ai dirigenti scolastici"; il 14,6% "No alla chiamata diretta"; 13,5% "Le assunzioni escludono molti precari".