IN Breve

LA DIETA MEDITERRANEA CONQUISTA L'EUROPA

  • Scritto da Effe_Pi

Vite selvatica SardegnaParte un progetto europeo per valorizzare la dieta mediterranea.

Un progetto europeo per valorizzare la dieta mediterranea, ormai considerata patrimonio dell’umanità dall’Unesco, che per 30 mesi coinvolgerà sei diversi paesi nel bacino del Mare Nostrum. Italia, Grecia, Spagna, Egitto, Tunisia e Libano parteciperanno infatti all’iniziativa 'MedDiet - Dieta mediterranea e valorizzazione dei prodotti tradizionali', finanziata per un totale di quasi 5 milioni di euro, che vede come capofila Unioncamere e tra i partner il Centro servizi promozionali per le imprese della Camera di commercio di Cagliari.

Nell’immediato, lo scopo è quello di aumentare la consapevolezza della dieta mediterranea come parte di uno stile di vita, un insieme di pratiche e tradizioni che, come dice Unesco, promuove " l'interazione sociale" e "ha dato luogo a un notevole corpus di conoscenze, canzoni, racconti e leggende".
L’obiettivo finale è di giungere ad un accordo euro-mediterraneo per promuovere e tutelare la dieta, spingendo i paesi della sponda sud ad adottare e condividere gli strumenti di tutela riconosciuti a livello europeo ai prodotti  agroalimentari, grazie ai quali l’Unione Europea oggi vanta ben 1.147 prodotti tutelati e garantiti, di cui 251 italiani.

Ovviamente, anche la cucina sarda fa parte del mondo culinario e culturale mediterraneo, con i suoi tantissimi piatti originali, dalla burrida al maialetto, fino alle lorighittas e al caglio di capretto. Esistono molti tentativi di recuperare piatti e prodotti di tradizioni importanti come quella sarda, come ad esempio quello curato dall’ISPRA (Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale) a proposito dei “frutti dimenticati”, che ha già prodotto alcune pubblicazioni dedicate a varie regioni italiane.

I frutti del passato, secondo l’istituto di ricerca ambientale, sono “quelli che negli ultimi 50 anni hanno conosciuto un lento e silenzioso abbandono, per l’affermazione della frutticoltura moderna o industriale” e che andrebbero recuperati per tutelare la cultura mediterranea e al tempo stesso offrire un’alternativa alimentare alle solite produzioni industriali. In Sardegna esistono molte di queste varietà da salvaguardare, dalla vite selvatica, rilevata in particolare a Villacidro, o il fico “Panachè” e la mela Appio.