A Sassari continua lo sciopero della fame dell’anarchico Cospito
- Scritto da Effe_Pi
La protesta del 55enne detenuto in Sardegna va avanti da 50 giorni, contro l’applicazione alla sua situazione del 41bis, adottato di solito per i mafiosi.
Il caso giudiziario di quest’ultimo periodo è quello dell’anarchico Alfredo Cospito, che molti detenuti protagonisti di casi importanti in Italia, si trova in prigione in Sardegna, in questo caso nel carcere sassarese di Bancali. Qui, il 55enne prosegue lo sciopero della fame contro la decisione della magistratura di sottoporlo al regime del 41 bis, normalmente riservato a mafiosi e altri appartenenti alla criminalità organizzata.
Al momento le condizioni del militante anarchico sarebbero “sostanzialmente buone”, secondo quanto testimonia il suo avvocato, Flavio Rossi Albertini, dopo aver parlato col medico che questa mattina lo ha visitato in carcere. Lo sciopero della fame di Cospito dura da 50 giorni, in attesa della decisione del tribunale di Sorveglianza di Roma dopo una istanza contro il 41bis, disposto per i prossimi 4 anni.
L’anarchico è detenuto da oltre 10 anni nel carcere di Bancali, a Sassari, dopo che nel 2014 è stato condannato a 10 anni e 8 mesi per la gambizzazione dell'amministratore di Ansaldo Nucleare, Roberto Adinolfi, nel 2012. Cospito è accusato anche di aver piazzato due ordigni a basso potenziale nei pressi della Scuola allievi carabinieri di Fossano, in provincia di Cuneo, nella notte tra il 2 e il 3 giugno del 2006. L'esplosione dei due ordigni non causò danni a persone. Tra le contestazioni verso lo status carcerario del militante c’è il fatto che la Cassazione abbia rideterminato nel reato di “strage politica” l’attentato davanti alla caserma allievi, dal momento che non c’è stata nessuna strage e questo reato non è stato contestato nemmeno per eventi ben più gravi come quelli di Capaci, tanto per fare un esempio.