In Sardegna ora il prosciutto si potrà stagionare in casa

Una nuova legge regionale avvantaggia gli allevatori di suini, la regione rivendica la norma ma il Pd: esiste già dal 2018.

In Sardegna gli allevatori di suini potranno stagionare i loro prodotti in locali propri, anche collegati all'abitazione, senza necessità di un cambiamento della destinazione d'uso. Il via libera è arrivato dall'assessore regionale alla Sanità, Mario Nieddu, e dal direttore del servizio Sanità Pubblica Veterinaria e Sicurezza Alimentare, Antonio Montisci, che hanno accolto le richieste dei suinicoltori. Lo fa sapere il coordinatore regionale della Lega, Dario Giagoni. La novità riguarda, tra l'altro, il prosciutto destinato poi alla vendita diretta.  

"Va da se'", precisa il consigliere regionale, "che l'attività di stagionatura può avvenire solo rispettando alcune fondamentali regole, quale la lavorazione delle carni ottenute esclusivamente da suini allevati in aziende regolarmente registrate in Bdn e macellati press stabilimenti riconosciuti, aver requisiti strutturali e igienico-sanitari corrispondenti ai parametri imposti, aver correttamente effettuato la registrazione dei locali e trasmesso la stessa tramite i Suape competenti per territorio. Norme basilari per la lavorazione e la conservazione di alimenti destinati poi al consumo, insomma".

A rivendicare il via libera anche il centrosinistra, che parla del risultato di una legge approvata nel luglio 2018, durante la legislatura precedente: lo puntualizza il gruppo del Pd in Consiglio regionale. "La giunta Solinas che governa la Sardegna continua a spacciare il lavoro e le riforme promosse dalla giunta di centrosinistra come propri risultati", accusano i dem in una nota. "Questo fa la Lega: appropriarsi di una legge approvata dalla giunta di sinistra. Infatti, è il luglio del 2018 quando il Consiglio regionale approva la legge n. 26 'Norme per la lavorazione, la trasformazione e la vendita dei prodotti agricoli aziendali'".

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