Turismo: la Sardegna si promuove negli Emirati Arabi
- Scritto da Effe_Pi
Per una settimana nella città di Sharjah protagonisti i prodotti dell’artigianato e cultura e musica dell’isola, nel tentativo di aprire un mercato sempre più importante.
La Sardegna si fa conoscere nei paesi arabi, in particolare A Sharjah, uno degli Emirati Arabi Uniti, che si trova tra Umm al-Qaywayn e Dubai. L’iniziativa, durata cinque giorni nella città omonima, è stata un successo e ha fatto parte dell’iniziativa "The Italian week in Sharjah” : l’iniziativa dall’isola è partita dal Consorzio Due Giare e del Comune di Santu Lussurgiu, che con la partnership della Regione Sarda - Assessorato del Turismo, hanno messo in scena una rappresentazione dell’identità della nostra terra, con focus sui territori della Marmilla e del Montiferru, un modo “per promuovere le eccellenze della Sardegna, le risorse naturali e le bellezze del territorio, dalle coste all'interno, attraverso i prodotti tipici dell’agroalimentare e dell’artigianato, accompagnati dalla rappresentazione delle tradizioni canore, della musica e del ballo”, come ha detto il Presidente del Consorzio Lino Zedda.
L’evento si è svolto dal 17 al 21 ottobre, offrendo giorno dopo giorno, oltre all’esposizione e mostra mercato dei prodotti tipici dell’agroalimentare e dell’artigianato, le performance artistiche di canti, balli e musiche della tradizione. All’inaugurazione erano presenti le massime autorità dell’Emirato, compreso lo Sceicco Salem bin Abdul Rahman Al Qasimi, e sono intervenuti anche Zedda e il Sindaco di Santu Lussurgiu, Diego Loi.
“Gli Emirati Arabi sono uno dei Paesi obiettivo con cui sviluppare un importante rapporto di collaborazione – secondo l’assessore regionale al turismo, Francesco Morandi - per attrarre investimenti e fare crescere l'export. Il patrimonio di partnership intessute nel corso dei sei mesi di Esposizione universale e la capacità delle Amministrazioni locali di intessere relazioni con investitori e mercati esteri stanno dando finalmente risultati concreti”. Nel corso delle giornate si sono alternati momenti dedicati alla presentazione e promozione delle risorse del territorio e cicli di conferenze pomeridiane curate dall’etnomusicologo Marco Lutzu, dedicate ai temi della cultura sarda, con particolare riferimento a pratiche musicali della tradizione come launeddas, strumenti a mantice, canto a tenore, canto a cuncordu e canto a chiterra.
L'ultima giornata è invece stata dedicata al gioco de “sa murra”, presentata attraverso la proiezione di contributi audiovisivi e esemplificazioni dal vivo. La parte musicale ha visto protagonisti i cantori de Su Cuncordu ‘e su Rosàriu di Santu Lussurgiu (Giovanni Ardu, Roberto Iriu, Antonio Migheli e Nicola Migheli), i ballerini del gruppo “Femminas e omminis de Marmilla” (Maria Anna Camedda, Erika Garau, Eleonora Lilliu, Laura Melis, Alessandro Sanfilippo e Francesco Sanfilippo), i musicisti Ignazio Cadeddu di Assolo (chitarra classica) e Maurizio Garau di Morgongiori (fisarmonica). “Santu Lussurgiu e il Montiferru hanno potuto raccontarsi per il tramite della coinvolgente e suggestiva vocalità de Su Cuncordu ‘e su Rosàriu di Santu Lussurgiu che ha affascinato la gente di Sharjah e per il tramite dei prodotti dell’artigianato esposti e dell’agroalimentare che hanno riscosso grande apprezzamento“ ha detto il sindaco Loi, con risultati “in linea con la strategia di promozione turistica e culturale portata avanti dall’Amministrazione comunale di Santu Lussurgiu, con l’obiettivo di far conoscere e promuovere il proprio territorio, non solo a livello regionale ma anche internazionale”.
Degna di menzione anche la collaborazione di Francesca Citroni (che ha curato tutti gli allestimenti dello spazio espositivo), Valentina Serreli che ha condotto gli eventi quotidiani e supportato l’intero progetto dal punto di vista organizzativo e delle traduzioni in arabo, Costantino Motzo (che ha curato tutta la documentazione video e foto, e ha fornito supporto tecnico per gli allestimenti) e l'esperto di marketing e comunicazione Sebastiano Cubeddu.
Per l’occasione, è stato anche realizzato e presentato uno specifico pacchetto turistico della durata di una settimana, con una offerta speciale dedicata proprio a Sharjah, in occasione delle World Cultural Weeks.
A Sharjah hanno partecipato 30 aziende sarde:
1. Panificio Antico Forno di Stefano Pische, pane carasau e guttiau - Santu Lussurgiu
2. Distillerie Lussurgesi di Carlo Pische, panettone artigianale - Santu Lussurgiu
3. Azienda agricola Santa Ittoria, casizolu - Santu Lussurgiu
4. Azienda agricola Su crastu ‘e s’abba di Pintus e Ardu, casizolu - Santu Lussurgiu
5. Su Montigu, Dolci tradizionali - Santu Lussurgiu
6. Miele Brisi – Sennariolo
7. Azienda Agricola Mastinu, olive verdi - Seneghe
8. Oleificio Sociale Cooperativo, Olio extravergine d’oliva - Seneghe
9. Riso di Sardegna - Oristano
10. Mielica Aresu, caramelle - Donori
11. L’ape sarda, confetture biologiche - Donori
12. Formaggi Murgia – Formaggio caprino
13. 3A Arborea - latte e latticini - Arborea
14. Smeralda - Bottarga di muggine - Cabras
15. Panificio Bulloni, pane carasau - Bitti
16. Argei, Fior di sale naturale - Gergei
17. Artinpasta, pastificio artigianale - Nuoro
18. Peano, dolci di Sardegna - Ozieri
19. Sa Marigosa, ortofrutta – Riola Sardo
20. Sardo Sole, pastificio artigianale - Thiesi
21. Vittorio Mura & Figli, coltelli – Santu Lussurgiu
22. F.lli Salaris, coltelli e morsi per cavalli – Santu Lussurgiu
23. Sartoria artigianale Intrecci di Fusilla – Santu Lussurgiu
24. Selleria F.lli Spanu, finimenti per cavalli – Santu Lussurgiu
25. Valeria Tola, ceramiche artistiche – Macomer
26. Domenico Cubeddu, ceramiche artistiche - Seneghe
27. Giovanna Maria Campus, tappeti artigianali - Nule
28. Maria Antonietta Sechi, cestini artigianali – Flussio
29. FarmAsinara – officine cosmetiche dell’Asinara