Trasporti e opere pubbliche: in arrivo in Sardegna 1,5 miliardi
- Scritto da Effe_Pi
La cifra è prevista dal Patto siglato di recente tra la regione sarda e il governo, che prevede una lunga serie di interventi su infrastrutture, riduzione del rischio ambientale, strade e ferrovie.
Si sbloccano finalmente le infrastrutture che la Sardegna attende da tanti anni, in particolare nel settore dei trasporti (ma non solo)? Sembra di sì, a leggere le notizie provenienti dal Cipe (Comitato interministeriale per la programmazione economica), che ha sbloccato ben 1,5 miliardi di euro per interventi sulle infrastrutture dell’isola, di cui 160 milioni saranno destinati alla sola città di Cagliari. Sono i fondi di cui il governo parlava da tempo, previsti dal cosiddetto “Patto per la Sardegna” sottoscritto dall’esecutivo guidato da Matteo Renzi e dalla giunta regionale di Francesco Pigliaru, e fanno parte di un “Masterplan” che vede in ballo ben 40 miliardi di investimenti, di cui 13,4 sono destinati ai vari “Patti” con le regioni del Sud, e altri 11 devono essere distribuiti a vario titolo sempre tra le amministrazioni locali del Mezzogiorno.
È lunga la lista degli interventi previsti in Sardegna, si va dai 300 milioni di euro per il completamento dell’itinerario Sassari-Olbia e potenziamento con messa in sicurezza della 131 dal km. 192,500 al km. 209, ai 30 milioni per il completamento dell’itinerario della Cagliari - Pula S.S.195, oltre al collegamento con la S.S. 130 e l’Aeroporto di Elmas, ma si parla anche di mezzi pubblici; ad esempio ci sono 36 milioni per la metropolitana di Sassari, 50 milioni per collegare l’Aeroporto di Olbia con la rete ferroviaria e 14 milioni di euro per la tratta Piazza della Repubblica - Piazza Matteotti della metro di Cagliari. Molti anche gli interventi previsti per la sicurezza delle strade, con miglioramento degli svincoli ed eliminazione degli incroci a raso, e per la mitigazione del rischio da dissesto ideologico (170 milioni di euro), nonché 155 milioni per ridurre il rischio alluvionale nelle aree urbane “con alto livello di popolazione esposta al rischio” e poco più di 40 milioni per ridurre il rischio ambientale nell’area SIN del Sulcis Inglesiente, nella zona di Montevecchio in particolare.
Ci sono anche stanziamenti che si fanno notare per l’obiettivo puntato sulla sostenibilità, come i 68 milioni per ridurre le perdite del sistema idrico sardo, i 20 milioni di euro per implementare la mobilità elettrica nell’isola e i 30 per completare un impianto di produzione di energia solare nell’area industriale di Ottana. Una risorsa sempre più importante per l’economia sarda potrebbero essere poi i grandi porti, per i cui interventi di completamento, riqualificazione, ampliamento ed efficientamento saranno stanziati 117 milioni, mentre 81 andranno alla manutenzione delle scuole (Progetto Iscol@ 2015-2017) e circa 50 milioni in totale andranno all’Ersu per lo studentato e il campus universitario, rispettivamente di Sassari e Cagliari. Insomma, un piano che sembra poter risolvere tanti dei problemi congeniti dell’isola (o almeno migliorare la situazione), sempre che poi quanto scritto nel Patto venga mantenuto: al momento, si sanno solo gli stanziamenti certi previsti per il 2017, e in molti casi l’anno prossimo arriverà solo una minima parte delle somme previste: ad esempio, sulla Cagliari – Pula saranno disponibili 3 milioni su 30, per la metro di Sassari 3 milioni su 36, e per il miglioramento della mobilità su ferro (treni) appena 3 milioni dei 225 totali previsti.
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