Usa: 100 omicidi in 5 anni dei nazisti di Stormfront
- Scritto da Effe_Pi
I frequentatori del sito più amato dai suprematisti della razza bianca li avrebbero commessi dopo l'insediamento di Obama nel 2009.
Hanno da tempo un presidente nero e sembrano essersi lasciati alle spalle il periodo del peggior razzismo, a lungo diffuso nel paese, ma gli Stati Uniti, statistiche alla mano, restano un paese dove è diffuso il nazismo in stile ku Klux Klan, se è vero che negli ultimi 5 anni oltre 100 omicidi sarebbero stati compiuti solo dai frequentatori del sito di estrema destra "Stormfront". Il sito web che è forse il più amato dai suprematisti bianchi, che si trova online all'indirizzo www.Stormfront.org, sarebbe quindi una sorta di covo nazista, definito dall'Huffington Post ''la capitale degli omicidi su internet''. La denuncia choc arriva dal Southern Poverty Law Center, una celebre organizzazione anti-razzista americana. I forum di questo sito che promuovono ''la lotta per la sopravvivenza della minoranza bianca'' nel corso degli anni sono stati animati da tantissimi filo-nazisti. Ma hanno avuto un boom, +600% di click, a partire dal 2009, l'anno in cui s'é insediato Barack Obama, primo presidente afro-americano nella storia degli Stati Uniti. In Italia, il portale è da anni é al centro di molte iniziative giudiziarie. Oltre a essere stato oscurato nel 2012, alcuni frequentatori del forum in italiano hanno subito una condanna penale, confermata in appello, per aver diffuso scritti di incitamento all'odio razziale.
Alcuni di loro avevano perfino minacciato apertamente non solo genericamente le minoranze, gli ebrei, i neri e i rom, ma anche i componenti di una 'lista nera' che conteneva i nomi di esponenti delle forze dell'Ordine, politici di sinistra, magistrati e giornalisti tra cui Maurizio Costanzo, Gad Lerner e Roberto Saviano. Ma negli States è tutta un'altra storia: il primo emendamento difende la libertà d'espressione di tutti, anche di queste formazioni neo-naziste. Così il sito è aperto e sul banner c'è una croce celtica bianca su sfondo nero, circondata dalla scritta: ''White Pride World Wide''. E più avanti il titolo: ''Siamo sotto attacco per aver detto la verità: diamo solo la voce alla nuova minoranza bianca, ora in pericolo''. Ma secondo lo studio dell'organizzazione anti-razzista, ovviamente Stormfront non si limita a dare voce a libere opinioni. Tra chi ha partecipato ai suoi forum c'era anche Anders Behring Breivik, che nel 2011 prima fece saltare in aria un edificio pubblico e poi uccise a sangue freddo 69 ragazzi socialdemocratici nell'isola norvegese di Utoia. Altro frequentatore di Stormfront era Wade Michael Page, autore della strage nel 2012 al tempio Sikh nel Wisconsin, quando massacrò sei fedeli.
"E' abbastanza chiaro - spiega l'autrice del rapporto, Heidi Beirich - che siti come Stormfront sono terreno fertile per soggetti che provano già dell'odio e della rabbia per la loro situazione. E' lì che questa gente trova le ragioni per spiegare come mai le loro vite non stanno andando come avrebbero sperato. Stormfront aiuta loro a individuare un nemico, un responsabile che ai loro occhi infrange i loro sogni di felicità, che si tratti di ebrei, afroamericani, immigrati e così via". "Purtroppo - aggiunge Beirich - non sorprende che persone che vivono in questo contesto intriso di razzismo violento, alla fine prendano una pistola e agiscano secondo le loro convinzioni''.