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Armi chimiche in Sardegna? Bonino non smentisce

  • Scritto da Effe_Pi

Armi chimicheIl Ministro degli esteri conferma che le armi siriane passeranno in Italia: in un porto sardo o siciliano.

Ancora una volta la Sardegna è al centro del mirino del passaggio di pericolose armi provenienti da paesi stranieri. Stavolta, se ne parla a proposito del transito in italia, che dovrebbe avvenire nei prossimi giorni, delle armi chimiche tolte al regime siriano di Assad, che devono essere distrutte. Tra i possibili porti per il transito, infatti, si è parlato proprio di quelli sardi, insieme a quelli della Sicilia, e al momento l'ipotesi non viene esclusa nemmeno dal Ministro degli Esteri, Emma Bonino. Secondo la titolare della Farnesina, infatti, sarà l'Organizzazione per la distruzione delle armi chimiche (Opac) a decidere in quale porto nostrano transiteranno le armi in arrivo dalla Siria.

Il ministro Bonino, da Bruxelles, ha spiegato che la stessa Opac "ha confermato la disponibilità ad esporre le modalità tecniche dell'operazione al Parlamento italiano, alla ripresa delle attività a gennaio". Per la scelta del porto in cui i 150 container con le sostanze chimiche verranno trasferite da navi norvegesi e danesi sulla nave americana Cape Ray, per la neutralizzazione, si è parlato appunto della Sicilia o della Sardegna. Al termine di una riunione con i colleghi dell'Ue, la Bonino ha spiegato che la scelta sarà fatta dall'Opac sulla base di tre elementi: "Il pescaggio, la capienza del porto e la lontananza o la vicinanza dal centro abitato".

L'allarme è subito montato nelle due isole maggiori ma anche in Parlamento, dove il presidente della Commissione Ambiente della Camera, Ermete Realacci, ha presentato un'interrogazione al governo perché non è "chiaro il destino del materiale, ovvero se le armi chimiche verranno distrutte in acque internazionali, o nella basa navale statunitense di Norfolk in Virginia, nè quali procedure saranno seguite per assicurare che le operazioni di trasbordo avvengano in piena sicurezza". Realacci ha chiesto quindi "in quale porto nazionale avverrà lo spostamento dei container in cui saranno sigillate le sostanze chimiche dalle navi norvegesi e danesi all'unità navale della US Navy Mc Cape Ray, secondo quali modalità avverrà il trasferimento del materiale bellico e altamente tossico e se la sua distruzione avverrà in acque internazionali, come sostengono alcuni, o all'interno della base di Norfolk".