Violenza donne: grande adesione alla giornata mondiale
- Scritto da Effe_Pi
In tutta Italia eventi e manifestazioni, anche se in un paese come il nostro non dovrebbe essere necessario.
In tutta Italia, oggi, adesioni di massa alla Giornata internazionale contro la violenza sulle donne, oggetto di una campagna che nel nostro paese è particolarmente sentita, visti i moltissimi casi di femminicidio registrati negli ultimi anni. Nel paese sono moltissimi i convegni, le iniziative, gli spettacoli e le forme di propaganda adottate per sconfiggere questo genere di pratiche che non si limitano alla violenza fisica, ma includono anche forme di sottomissione e controllo sulla vita delle donne, spesso vittime di violenza fin da bambine.
Certo, c’è da chiedersi a che punto stiamo, se in un paese dell’Europa occidentale nel 2013 è necessaria una campagna come questa contro la violenza di genere, che dovrebbe essere da tempo un residuo minore di culture tradizionali superate dalla modernità. L’Italia pochi decenni fa sembrava un paese tra quelli più avanzati, sia economicamente che dal punto di vista sociale, ma sembra quasi che oggi la regressione dal punto di vista del benessere si sia accompagnata a quella sociale e culturale. Probabilmente, sotto la cenere dell’Italia evoluta degli anni ’80 – ’90, post femminista e post ’68, in cui libertà sessuale, diritti delle donne e delle minoranze sembravano dati (quasi) acquisiti, si muovevano già i fantasmi di quello che si vede chiaramente oggi: il razzismo, l’intolleranza contro le minoranze e la violenza sulle donne.
Non aiuta la “cultura dominante”, che nella pubblicità come nel mondo politico vede la donna (ma più in generale la persona) spesso concepita come un oggetto, quasi sempre sessuale e genere di consumo: un’idea diffusa ormai in larghi strati della popolazione italiana, come dimostrano gli sconcertanti casi di prostituzione minorile scoperti negli ultimi mesi. Nella giornata contro la violenza, arriva anche la denuncia e l’invito a non nascondersi da parte della ex modella di Macerata Campania (Caserta) Rosaria Aprea, rimasta in ospedale 19 giorni per il pestaggio subito dal suo ex compagno, imprenditore edile di Casal di Principe, lo scorso 12 maggio. La giovane subì l'asportazione della milza in una delle due operazioni alle quali fu sottoposta dopo essere stata presa a calci e pugni dal compagno.