50 milioni del Pnrr per eliminare perdite idriche in Sardegna, è la volta buona?
- Scritto da Effe_Pi
Abbanoa bandisce una gara per le progettazioni in 15 comuni tra cui Nuoro, Olbia e Sassari.
Al via gli affidamenti delle progettazioni definitive-esecutive e i servizi tecnici per investire i 50 milioni di euro di fondi del Pnrr (Piano nazionale di ripresa e resilienza) destinati alla riduzione delle perdite nelle reti di distribuzione dell'acqua, compresa la digitalizzazione e il monitoraggio delle reti. Abbanoa ha pubblicato la gara da due milioni e mezzo di euro "per l'affidamento dei servizi di progettazione definitiva-esecutiva, studi specialistici, indagini a servizio della progettazione, coordinamento della sicurezza in fase di esecuzione, sorveglianza archeologica".
In pratica saranno individuati tutti quei professionisti (ingegneri, geologi, archeologi, geometri, etc.), in forma singola o associati, necessari a realizzare le importanti opere programmate. Il programma finanziato con i fondi del Pnrr interessa i centri urbani di 15 Comuni dove si procederà alla riqualificazione delle reti idriche mediante una serie di interventi manutentivi riguardanti prevalentemente la sostituzione di condotte esistenti e il rifacimento degli allacci alle varie utenze collegate.
I quindici centri interessati sono Nuoro, Olbia, Sassari, La Maddalena, San Teodoro, Porto Torres, Bosa, Siniscola, Cabras, Budoni, Selargius, Tempio Pausania, Terralba, Sestu e Sorso. Ad agosto i progetti definiti dai tecnici di Abbanoa si erano aggiudicati i 50 milioni di euro tramite il bando del Ministero delle Infrastrutture: un risultato eccezionale per la Sardegna (quasi il 20 per cento dei 265 milioni di euro disponibili per l'intero Mezzogiorno) sul quale aveva scommesso il Consiglio d'Amministrazione di Abbanoa.
L'attività di efficientamento e lotta alle perdite idriche combatte un problema annoso, e secondo i dati dell’azienda che gestisce l’acqua pubblica nell’isola ha già consentito negli ultimi anni di ridurre sempre più la quantità d'acqua prelevata, trattata e distribuita in rete: dai 272 milioni di metri cubi immessi in rete nel 2013 si è passati ad appena 219 milioni di metri cubi nel 2021 (-53 mln di mc) nonostante l'aumento del numero delle utenze servite: da 713mila a 724mila.
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