Storia: l'eccidio dei minatori di Iglesias del 1920
- Scritto da Effe_Pi
Sono passati 100 anni da quando durante una protesta Carabinieri e guardie regie spararono su una folla nel Sulcis uccidendo 7 lavoratori.
Esattamente 100 anni fa, l’11 Maggio 1920, un giorno di lotta nel bacino minerario si trasforma in una strage compiuta col sangue dei minatori. I carabinieri e le guardie regie sparano su una folla inerme di circa 3000 minatori che scioperavano per protestare contro l’arroganza e la provocazione della Direzione della miniera. Sei saranno gli operai uccisi molti altri feriti.
Una ricostruzione arriverà dal libro di Angelo Corsi, Socialismo e Fascismo, edizioni Della Torre, curato in modo preciso da Francesco Manconi, che cita un dispaccio conservato nell’Archivio Storico di Cagliari, del Sottoprefetto di Iglesias al Comando di Compagnia dei carabinieri in data 28 Gennaio 1920 in cui è scritto testualmente: ”In previsione delle eventuali necessità è opportuno che i comandi di stazione interessati si abbocchino coi cittadini più autorevoli e più fidati e prenotino il numero dei cittadini che reputino necessari più adatti, volenterosi e sicuri e vedano di informarli della cosa e predisporre un programma di servizio".
Si sono uccisi 7 operai per creare scompiglio nelle masse e nelle loro organizzazioni. Ma non succederà nulla di tutto questo. La solidarietà di classe unisce ancora di più i minatori e le popolazioni, con i funerali dei minatori uccisi che vedono la partecipazione di migliaia di cittadini. Il ricordo dell’eccidio di Buggerru del 1904 è ancora troppo vivo perché non venga accomunato con quello di Iglesias. Lo sciopero di protesta vede una partecipazione plebiscitaria.