Al via un progetto per combattere lo spopolamento in Sardegna
- Scritto da Anna Maria Cantarella
Crei Acli (comitato regionale emigrazione immigrazione) promuove da sempre lo sviluppo sociale, civile ed economico della Sardegna attraverso la valorizzazione degli emigrati di prima e seconda generazione.
A partire dal 23 settembre e fino al 30 ottobre, grazie ai programmi Talent in Sardinia – Brains to Sardinia, Crei Acli riporterà sull’isola giovani emigrati che per svariate motivazioni sono partiti o vivono altrove. I ragazzi, per un mese, metteranno a disposizione del territorio le loro idee e le competenze che hanno acquisito all’estero, ognuno nel proprio settore.
Augustin, che arriva dall'Argentina ed è figlio di emigrati provenienti da Bitti, ha studiato musica in Sudamerica frequentando la Escuela de Música Contemporánea (EMC). Dal 23 settembre al 20 ottobre tornerà in Sardegna nel paese da cui arriva la sua famiglia per lavorare a un progetto di musica folkloristica e canto a Tenores insieme ai ragazzi della scuola di musica di Selargius. Jennifer invece ha vissuto in Germania e in Toscana, per poi studiare fotografia a Firenze e a Londra. Torna a Muravera nella Blue Zone dei centenari per lavorare al suo libro fotografico “The elixir of life”. Paola infine, è una ragazza originaria del sassarese che lavora in Svizzera come operatrice sociale e tornerà in Sardegna per studiare una fattoria didattica e recuperare conoscenze su allevamento e metodi di coltivazione insieme ai professionisti del settore. L’intervento, anche grazie al contributo di Fondazione di Sardegna, è nato per contrastare la “fuga dei cervelli” e favorire il ritorno nella propria terra da parte chi ha dovuto lasciare a malincuore.
Spiega il presidente del Crei Mauro Carta: "Augustin, Jennifer e Paola sono i primi tre partecipanti al nostro progetto. Il nostro obiettivo è gettare un ponte, ripristinare il contatto di questi giovani con la loro terra, in modo da valorizzare il capitale umano e trasformarlo in un volano per lo sviluppo della Sardegna.
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Il programma Brains to Sardinia comprende anche le attività di formazione di "Giovani 2019", dedicate ai sardi che vivono in Usa, Canada e Australia e, per quanto riguarda la prevenzione dello spopolamento, un concorso indirizzato ai sardi sotto i 35 anni residenti in Sardegna o emigrati di prima e seconda generazione che sarà un’opportunità per realizzare iniziative innovative e a carattere sociale. Saranno premiati i progetti più tecnologici ma anche quelli che saranno in grado di rappresentare una buona pratica di collaborazione tra diverse realtà.
Il problema dello spopolamento in Sardegna è un’emergenza. Secondo i dati Aire, sono oltre 10mila i giovani sardi che hanno lasciato l’isola negli ultimi tre anni. Di questi, 16.598 sono ragazzi sotto i 18 anni e ben 27.653 tra i 18 e i 35 anni che vivono stabilmente all’estero. Si tratta di una consistente perdita per il territorio ed è per questo che iniziative come quella di Crei Acli possono essere un motore di spinta per riportare i talenti in Sardegna e generare conseguenze virtuose.
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