Farmaco anti-Parkinson: in Sardegna si paga
- Scritto da Anna Maria Cantarella
Dovrebbe essere gratuito eppure questo farmaco in Sardegna si paga caro.
L’Opicapione, meglio conosciuto come anti-Parkinson, è un farmaco in grado di alleviare i sintomi e le sofferenze del morbo. Se inserito all’inserito all’interno di un piano terapeutico può essere dato gratuitamente. Secondo il Comitato Parkinson le pillole sono disponibili in tutta Italia, seppure con alcune difficoltà, ma non in Sardegna, dove il farmaco anti-Parkinson si paga molto caro: 200 euro per una scatola di 30 pillole e i pazienti devono assumere una pillola al giorno.
Assurdo che un farmaco così importante non sia alla portata di tutti e peggio ancora che si debba pagare così caso per averlo. Secondo quanto riferito all’Ansa da un paziente che è voluto rimanere anonimo gli è stato di avere pazienza, nonostante la paura che i sintomi del morbo di Parkinson possano causare sbandamenti, cadute, tremori diffusi e incontrollabili e perfino difficoltà a deglutire con il rischio che il cibo vada di traverso senza riuscire ad espellerlo.
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Un quadro sconfortante che però dovrebbe presto cambiare. Sebbene infatti l’isola sia in ritardo, è già in moto per adeguarsi. L’Ats ha avviato l’iter che dovrebbe portare al via libera e lo stesso Comitato Parkinson scrive sul suo sito che «la commissione Prontuario Farmaceutico della Regione Sardegna dovrebbe aver approvato l'inserimento del farmaco nel Pto (Prontuario Terapeutico Ospedaliero) già nel dicembre 2018.
La macchina burocratica però è lenta e senza la pubblicazione del verbale tutte le entità coinvolte, dall’azienda titolare della messa in commercio fino alle strutture regionali che devono acquistare il farmaco, le pillole non possono essere date gratuitamente ai pazienti. Intanto pare che l’opicapione sia stato inserito tra i farmaci indispensabili. Un passo avanti nella speranza che presto sia disponibile nei piani terapeutici di tutti quelli che ne hanno bisogno.
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