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Internet in Sardegna: in aumento i reati informatici

  • Scritto da Anna Maria Cantarella

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Secondo gli ultimi dati della Polizia Postale, reali come cyberstalking e frodi sono sempre più frequenti anche nell'isola, dal trattamento illecito dei dati all'adescamento.

A dirlo è la polizia postale che l’anno scorso ha denunciato 26 persone per reati informatici di vario tipo. Si va dai reati informatici contro la persona, come diffamazione e cyberstalking, fino a reati come il trattamento illecito dei dati personali e la sostituzione di persona. E non finisce qui perché la polizia postale ha anche denunciato otto casi di adescamento di minori online, per i quali 4 persone risultano indagate.

Si tratta di una vera e propria emergenza che prevede azioni mirate, anche educative. Ed è per questo che la Polizia Postale è impegnata nelle attività di sensibilizzazione della campagna di comunicazione “Una vita da social”. Si tratta di una campagna itinerante partita l’1 dicembre scorso che arriverà in Sardegna, a Sinisola, il 28 febbraio, a Bosa l’1marzo e a Cagliari il 2 marzo. Finora sono stati coinvolti 3mila studenti e 220 insegnanti in tutta l’isola e gli incontri educativi organizzati hanno raggiunto circa 3.100 studenti e 1.100 tra insegnanti ed educatori per un totale di un centinaio di istituti scolastici.

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Durante il 2017 la Polizia Postale in Sardegna ha controllato ben 1.541 siti internet, di cui 8 si trovano in una black list. I dati di bilancio dell’attività indicano che 8 persone sono state denunciate e una arrestata. Ma i pericoli non finiscono qui, perché quando si naviga su Internet bisogna fare molta attenzione anche alle truffe e alle frodi di qualsiasi tipo. Ad esempio, sempre secondo la Polizia Postale è in aumento il rischio di incappare in una frode informatica, in campagne di phishing e il crimine in rete, cosiddetto cyber crime, diventa ogni giorno più subdolo e aggressivo anche perché può contare su nuove tecniche di hackeraggio, sempre più evolute, che utilizzando software dannosi come i malware che riescono a introdursi nei pc dei poveri malcapitati che aprono per errore le e-mail infette.

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Due le operazioni che hanno portato a risultati significativi contro il cybercrime. La prima è l’operazione “Emma”, grazie alla quale in Sardegna sono stati identificati 4 “money mules”, cioè dei prestanome che hanno offerto la loro identità per l’apertura di conti correnti o carte di credito su cui erano addebitate somme acquisite illecitamente a livello internazionale o provenienti da frodi informatiche. L’operazione è giunta a successo con la collaborazione di 21 Paesi europei e di Europol e in Sardegna sono stati bloccati pagamenti per una cifra di 29mila euro. La seconda è l’operazione “RecCredit”, che ha portato a 46 denunce e al blocco di circa 40mila euro su diversi conti correnti.

Il lavoro del 2017 della Polizia Postale sarda ha puntato anche al contrasto di fenomeni di radicalizzazione e alla creazione del proselitismo, grazie al monitoraggio di circa 900 spazi web.

FOTO| Pixabay