Verso Cagliari – Genoa: i 5 fatti rossoblù
- Scritto da Effe_Pi
Il match contro i liguri di domenica alla Sardegna Arena è già decisivo per il futuro della stagione cagliaritana, ma anche la squadra di Juric viene da un periodo di crisi nera.
Due squadre in cerca di riscatto dopo un inizio di stagione difficile: è il senso della partita di domenica tra Cagliari e Genoa alla Sardegna Arena, in cui i rossoblù sardi cercheranno di trovare il secondo successo nel nuovo stadio, visto che dopo l’1-0 all’esordio col Crotone sono arrivate le brutte e inattese sconfitte con Sassuolo e Chievo. Di fronte ci sarà il Genoa di Mister Juric, che è ancora alla ricerca della prima vittoria in campionato e ha totalizzato finora solo 2 punti (frutto di pareggi proprio con Sassuolo e Chievo). La gara è difficile e tesa perché entrambi i team vengono da un periodo di crisi, anche se favorito da un calendario complicato, ed ecco i 5 aspetti che il tifoso del Cagliari deve sapere per approcciare al meglio questa partita:
1) A differenza del Chievo e dello stesso Sassuolo il Genoa non può essere considerato una bestia nera del Cagliari, visto che su 28 gare giocate in Sardegna i padroni di casa ne hanno vinte 18, pareggiate 7 e perse soltanto 3. L’ultimo precedente è il bel 4-1 dell’anno scorso al Sant’Elia, in cui i cagliaritani sono andati sotto ma hanno ribaltato con doppietta di Borriello e reti di Joao Pedro su rigore e Farias. L’ultima sconfitta del Cagliari risale al 2010, uno 0-1 con gol decisivo del difensore Ranocchia.
LEGGI ANCHE | Verso Napoli - Cagliari: i 5 fatti rossoblù
2) Ancora alla ricerca del primo gol con la maglia del Cagliari il bomber Pavoletti, e anche in questo caso (come col Napoli) si tratterebbe di gol dell’ex, visto che proprio con la maglia del Genoa è esploso il centravanti livornese, in particolare con i 14 gol in 25 partite della stagione 2015-2016. La pausa per le nazionali ha consentito all’attaccante dei sardi di allenarsi senza forzature per due settimane, e domenica sarà sicuramente della partita.
3) Nonostante i precedenti parlino di tanti match ricchi di gol, in realtà in questo avvio di stagione entrambe le squadre hanno realizzato poco. Per il Cagliari 4 reti in 5 partite e per i rossoblù genoani appena una in più. Anche per lo spettacolo che vedranno i tifosi sardi allo stadio, quindi, ci si auspica una improvvisa esplosione degli attacchi e in particolare di quello di casa, che dovrà rinunciare a Sau ma dovrebbe recuperare dal primo minuto il brasiliano Farias.
4) Le giovani promesse. Entrambe queste società stanno puntando moltissimo su ragazzi dal futuro che si annuncia luminoso. Il Cagliari non sembra più poter prescindere da Nicolò Barella (20 anni), mezzala che durante questa pausa ha anche ricevuto la sua prima convocazione nella nazionale maggiore, mentre dovrebbe essere in panchina il difensore Filippo Romagna, anch’egli 20enne, che ha esordito da titolare a Napoli. Il Genoa ha poi talenti ancora più in erba, se si pensa che l’attaccante Pellegri, probabile titolare in Sardegna, ha appena 16 anni e seppur a pari merito ha il record dell’esordio più precoce in Serie A (15 anni e 280 giorni).
5) La gara di domenica sarà la prima in cui i tifosi cagliaritani accorsi alla Sardegna Arena potranno visitare anche il nuovo museo allestito dentro allo stadio, in cui si ripercorre tutta la gloriosa storia del club rossoblù. Tanti i cimeli, dalle prime maglie in stile maglione alla coppa dello scudetto 1970, per il "Cagliari 1920 History & Gallery", la cui inaugurazione ha visto presenti protagonisti sul campo di ieri e oggi, dal capitano dello scudetto Tomasini a Luis Oliveira, fino ad Emanuele Gattelli, l'uomo della rovesciata che valse la promozione in A del 1979.
Foto: Pixabay | CC0 Public Domain