Differenziata: la Sardegna sempre più in alto
- Scritto da Effe_Pi
Il rapporto ISPRA con i dati del 2014 vede l'isola raggiungere il 53%, circa 8 punti in più della media italiana: tra le province, la migliore è il Medio Campidano seguita da Oristano, la peggiore quella della Gallura.
Ancora passi da gigante, per la Sardegna, verso una corretta gestione dei rifiuti. Lo dice il rapporto sull’argomento dell’ISPRA, presentato oggi a Roma, secondo cui l’isola ha raggiunto nel 2014 il 53% di raccolta differenziata, otto punti sopra la media italiana, che pur migliorando si ferma al 45%. In particolare, i sardi sono migliorati di 2,14 punti rispetto al 2013 (50,86%) e di 4,5 punti sul 2012 (48,5%): questa percentuale piazza la Sardegna all’ottavo posto tra le regioni italiane, ma di gran lunga prima nel centro-sud, visto che a precederla ci sono Veneto, Trentino-Alto Adige, Friuli Venezia-Giulia, Marche, Lombardia, Emilia Romagna e Piemonte.
A livello pro capite, gli abitanti dell’isola differenziano 231,02 chilogrammi dei 435,90 che producono ogni anno: passando al tipo di materiali, i sardi riescono a differenziare il 51% della frazione organica, il 18,9% di carta e cartone, il 15,2% del vetro, l’8,1% della plastica e percentuali molto inferiori di rifiuti come quelli in metallo, legno o i RAEE. Passando alle province che differenziano di più nell’isola, al primo posto è Il Medio Campidano col 66,6% del totale, seguita da Oristano con il 64,9%, dall’Ogliastra con il 64%, il Sulcis con il 60,2%, la provincia di Nuoro con il 60,1%, quella di Cagliari con il 52,1%, mentre agli ultimi due posti, sotto il 50%, ci sono la provincia di Sassari e quella della Gallura. La prima si ferma al 49,4%, mentre la seconda non va oltre il 40,3%.