Expo verso la fine: grande successo o scatola vuota?
- Scritto da Effe_Pi
Grande affluenza di pubblico nella fase finale della kermesse milanese, che però a prima vista non sembra essersi avvicinata molto agli obiettivi di sensibilizzazione che si poneva.
L’Expo si avvia alla conclusione, domenica prossima, e continua la sfida tra entusiasti e detrattori. I primi portano i risultati di pubblico, sicuramente superiori alle aspettative, che quindi dimostrerebbero il successo non solo italiano della kermesse milanese, mentre i secondi ne sottolineano gli scarsi contenuti e la lontananza dall’idea di “nutrire il pianeta” che è poi lo slogan principale della manifestazione. Visto da vicino, forse hanno ragione entrambi: Expo è sicuramente e senza dubbio un successo di pubblico, col suo decumano sempre affollato e le lunghe file per visitare i padiglioni, specie quelli più “gettonati” come l’italiano, il tedesco, quello della Cina, del Brasile, del Giappone, del Kazakhistan e altri, ma al tempo stesso l’idea chiara che si ha visitandolo è che i concetti nobili che sono alla sua base siano meno importanti della bella confezione.
La Sardegna, come molti altri territori, ha cercato di promuovere la sua immagine, con la querelle sul maialetto dei mesi scorsi e ora con il progetto della qualità della vita nell’isola, che sarà il macrotema portato avanti, anche dopo il termine di Expo, dalla regione. La dieta dei centenari e gli altri aspetti promossi in questi mesi hanno l’obiettivo di allontanare la Sardegna dall’immagine di pura meta turistica marina, diversificando le sue possibilità nell’economia e nell’offerta globale. L’isola è anche terra di scienziati, come quel Luca Ruiu che nel video sotto propone “pesticidi naturali” per la lotta agli insetti nei campi agricoli tramite microbi innocui per l’uomo, che è il progetto prescelto per rappresentare la Sardegna a Palazzo Italia, dove sono presenti anche alcuni esempi di vegetazione dell’isola, dal sughero al mirto.