Olbia: ancora un no al cemento di Berlusconi
- Scritto da Effe_Pi
Il Tar della Sardegna boccia, come già fatto a suo tempo dalla Regione, il mega progetto Costa Turchese dell'azienda della famiglia Berlusconi.
I tempi sono proprio cambiati per Silvio Berlusconi e le sue società. Alla perdita di peso politico, fanno eco bocciature in altri campi come quello immobiliare, visto che il Tribunale amministrativo della Sardegna ha bloccato nei giorni scorsi il mega progetto di Costa Turchese di Edilizia Alta Italia, proprietaria dei terreni nella frazione di Murta Maria, 700 ettari alle porte di Olbia, su cui si intendeva realizzare un complesso di circa 250mila metri cubi di villette e alberghi, che fa capo proprio alla famiglia Berlusconi. Un progetto già bloccato nel 2006 dal Piano paesaggistico regionale (Ppr) varato durante il governo di Renato Soru.
Il Tar ha dato parere negativo alla mega lottizzazione progettata dalla società. L'entrata in vigore del Ppr aveva spinto nel 2006 l'Edilizia Alta Italia, società controllata da Fininvest Gestione Servizi, a presentare un ricorso per annullare la legge che, secondo i legali, sarebbe stata approvata dalla Giunta e non dal Consiglio regionale. Fra i motivi del ricorso anche la censura del trasferimento del potere della decisione di edificabilità passata dai Comuni alla Regione e l'eccesso di discrezionalità in mano all'esecutivo. In totale dodici motivi contro il Ppr, che però i giudici della seconda sezione del Tar hanno smontato voce per voce, dichiarando il ricorso infondato e per questo respinto.
Era il 1981 quando l'Edilnord, che faceva capo a Silvio Berlusconi, innamorato del Nord Sardegna, presentò un piano di investimento turistico a sud di Olbia, fra Capo Ceraso e li Cuncheddi, diventato poi Costa Turchese. Un progetto iniziale di due milioni e 185mila metri cubi e 120 miliardi di lire di investimenti. Nel 2003 intervenne la cancellazione del Piano paesistico da parte del Tar e, quindi, la presentazione della variante, che portò all'attuale cubatura di 250mila metri. Sino alla presidenza di Renato Soru quando, nel settembre 2006, il Ppr diventò legge, bloccando definitivamente il progetto di Costa Turchese. Da lì il ricorso al Tar, a cui i giudici pongono fine con la sentenza depositata che ne respinge il ricorso.