La Sardegna si mobilita contro le armi di Israele
- Scritto da Effe_Pi
Domani a Cagliari "assemblea internazionale" contro le esercitazioni dello stato ebraico nell'isola e per rilanciare un boicottaggio dei prodotti israeliani.
La Sardegna democratica si schiera con decisione contro le esercitazioni israeliane in Sardegna, proponendo al tempo stesso una campagna di boicottaggio, disinvestimento e sanzioni contro lo stato ebraico, dopo il recente massacro causato dalle sue azioni militari a Gaza (oltre 2000 morti). Domani al Teatro Adriano di Cagliari un’assemblea internazionale su questo argomento riproporrà la contrarietà di parte della società sarda ai giochi di guerra sul territorio dell’isola, con l’adesione di decine di sigle tra associazioni, circoli politici, partiti e altri soggetti. Gli stessi organizzatori (Associazione Amicizia Sardegna Palestina, Unione Democratica Arabo Palestinese UDAP e BDS Sardegna) parlano di un “granello di sabbia nella macchina del massacro”, e vorrebbero che l’Italia e la Sardegna smettessero di rendersi “complici, con trattati commerciali, militari e di cooperazione con uno stato che opprime, soggioga, uccide e nega il diritto di esistenza ai palestinesi”.
Gli organizzatori ricordano che il belpaese è oggi “il principale partner europeo in materia di armamenti dello stato di Israele. In Sardegna le forze armate israeliane svolgono, ormai da anni, parti rilevanti delle loro esercitazioni e delle loro sperimentazioni, cosa che ha portato uno stato europeo evidentemente più sensibile dell'Italia, la Svezia, a rifiutare le esercitazioni congiunte con Israele. Le stesse armi che vengono sperimentate nei poligoni dell'Isola, causando danni all'economia, alla salute e alla libertà dei sardi, portano distruzione e morte in Palestina”. Da settembre – prosegue l’appello - riprenderanno “le esercitazioni militari israeliane nella nostra isola. Deve essere chiaro a tutti che quelle armi, testate qui in Sardegna, sono congegni di morte che uccidono i civili palestinesi a Gaza e in Cisgiordania”.
L’invito è “a tutti i democratici, ai pacifisti, al mondo della solidarietà internazionale e della cooperazione, a tutti i solidali col popolo palestinese per una mobilitazione generale finalizzata a bloccare le esercitazioni e a rilanciare la campagna BDS (Boicottaggio disinvestimento sanzioni) in Sardegna”. Tra le adesioni, quelle di partiti politici come Rifondazione, Sel e Movimento 5 Stelle, ma anche Sardigna Libera, il Cagliari Social Forum, la Rete italiana ISM, sindacati come Cobas e Usb Sardegna, la Rete Italiana Donne in Nero, il Fronte Indipendentista Unidu e la Tavola sarda della pace. Tra gli interventi previsti, quello di Omar Barghouti, tra i fondatori dell’organizzazione che si dedica al boicottaggio di Israele, ma anche di Francesco Bachis, dell’Associazione Amicizia Sardegna Palestina, e dei parlamentari Roberto Cotti (M5S) e Michele Piras (Sel).