Migranti: a Elmas un incontro su accoglienza e integrazione
- Scritto da Effe_Pi
Lo organizza il partito Possibile, che in un momento in cui è forte l’intolleranza cerca di aprire un dibattito su questi temi a partire da esempi vicini come quello di Uta.
Il momento è di quelli difficili per parlare di migranti e accoglienza, anche in Sardegna e nell’hinterland di Cagliari, ma ci proveranno lo stesso i militanti di “Possibile”, il partito fondato da Pippo Civati dopo l’uscita dal Pd, che domani 30 settembre organizzano un dibattito aperto su questi temi ad Elmas.
Un momento di confronto con cittadini e altre forze politiche e sociali, che viene dopo gli ultimi eventi che hanno creato polemica, anche sul territorio, in particolare con la recente rissa tra migranti algerini al locale centro di accoglienza, finita a coltellate. In Sardegna, ultimamente, gli episodi violenti legati all’immigrazione non sono pochi; ad esempio, a Burcei c’è stato un vero e proprio assalto ad una casa alloggio che avrebbe dovuto ospitare una ventina di profughi. Proprio per questo, Possibile punta a “sensibilizzare e coinvolgere la popolazione in una discussione sulle tematiche dell’accoglienza e dell’inclusione”.
L’incontro di domani fa parte del progetto “Nessun paese è un’isola”, che vede incontri in giro per l’Italia e una newsletter e un blog che informano sulle varie situazioni “calde” presenti nel paese, per arrivare fino alla pubblicazione di un libro con contributi di esponenti politici, operatori del settore, volontari e giornalisti come Fabrizio Gatti, che più di una volta si è finto a sua volta un migrante per realizzare inchieste sulla reale situazione nei Cie.
A Elmas ci saranno la parlamentare Beatrice Brignone, vicina nel Pd a Ignazio Marino e Civati ed uscita dal partito insieme a quest’ultimo, e l’attivista Stefano Catone, che coordina il progetto, insieme all’assessore del comune di Uta Sara Pani, eletta con la lista “Inversione a UTA”.
Gli organizzatori affermano che Elmas è una realtà “particolare” in Sardegna, in una regione che “solo ora inizia a confrontarsi col tema dell’immigrazione” e che il loro intento è quello “di aprire una discussione e mostrare che una buona accoglienza e pratiche efficaci per l’inclusione sono possibili, altrove funzionano e sono occasioni di crescita per le comunità”.
In “Nessun Paese è un isola” si racconta dati alla mano come sia possibile costruire un sistema capace di offrire percorsi di inserimento per i migranti, di mettere in moto piccole economie locali e quindi di trattenere giovani professionalità ed evitare lo spopolamento, con casi che vanno da Riace alla Valcamonica. Proprio Uta ha un progetto originale che può essere d’esempio, con il comune guidato da Giacomo Porcu che ha avuto accesso ai finanziamenti del Fondo FNPSA - anni 2016/2017 per l’accoglienza di 20 migranti; un progetto in itinere che potrebbe essere “molto interessante, anche come spunto per il dibattito con i cittadini che seguirà gli interventi”.
L’introduzione del dibattito sarà di Maria Laura Orrù, già candidata a sindaco di Elmas alle ultime elezioni, poi la parola andrà al moderatore e agli ospiti, nella speranza che iniziative come questa possano portare a una maggiore consapevolezza della reale situazione legata alle migrazioni e diminuiscano un’intolleranza che in molti casi dipende anche dalla scarsa conoscenza della realtà, tra bufale sul web e campagne d’odio in politica.
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