VIDEO - Dalla Costa Verde alla Corsica: il viaggio del Cervo sardo
- Scritto da Effe_Pi
Trasferiti nei giorni scorsi da un'isola all'altra cinque esemplari dell'animale diffuso in Sardegna, che andranno a ripopolare il Massif du Rotondu.
In tempi di specie aliene che invadono i nostri territori, è sempre più importante salvaguardare gli animali autoctoni, possibilmente riuscendo anche a far aumentare il numero dei loro esemplari. E’ quello che da qualche anno sta facendo con successo in Sardegna il progetto europeo LIFE+ “One deer two islands”, di cui abbiamo parlato anche in passato. Obiettivo del lavoro, condotto dall’Ente foreste della Sardegna e la provincia del Medio Campidano, insieme ad enti nazionali e internazionali tra cui l’ISPRA, è la diffusione del cervo sardo, specie a rischio estinzione, dalla zona della Costa Verde, dove è sempre stato presente, in altre zone dell’isola come l’Ogliastra e in Corsica.
Nei giorni scorsi, informa un comunicato dei partner, è stato “portato a termine con successo il secondo rilascio di cervi originari della Sardegna in Corsica”. Cinque animali sono stati infatti liberati nel sito Natura 2000 del Massif du Rotondu, nel comune di San Petru di Venacu. L’obiettivo principale di questa operazione “è aumentare la variabilità genetica dei cervi presenti in Corsica. Sono stati trasferiti due maschi adulti, due femmine adulte e una giovane, risultati tutti idonei ai controlli sanitari”. Come già accaduto in passato, anche in questo caso esiste la testimonianza video realizzata dall’ISPRA, che potete visualizzare in streaming in fondo a quest’articolo. Alle tre del mattino, gli animali sono stati trasportati dalla Costa Verde verso Alghero, per poi raggiungere la Corsica in elicottero. Quattro cervi sono stati dotati di radio collare satellitare per il monitoraggio dei loro spostamenti e lo studio del loro adattamento nel nuovo territorio.